Nuove rotatorie a Siracusa e l’impatto sulla mobilità: pro e contro

 Nuove rotatorie a Siracusa e l’impatto sulla mobilità: pro e contro

Dopo una partenza sofferta, tra comprensibile sorpresa e smarrimento degli automobilisti siracusani, sembra migliorare l’impatto del nuovo sistema di rotatorie sul traffico cittadino. La sperimentazione riguarda snodi nevralgici, da viale Paolo Orsi a viale Teocrito ed in particolare la zona della tomba di Archimede dove maggiori sono state le modifiche alla viabilità, una volta spenti i semafori.
Ieri, al debutto, è stato caos in parte anche comprensibile inevitabile davanti a tutte quelle novità. Gli automobilisti siracusani si sono trovati letteralmente sorpresi, in difficoltà con la nuova segnaletica e confusi agli incroci ed una maggiore assistenza su strada non avrebbe guastato. Lunghe code e traffico in tilt hanno caratterizzato gran parte della giornata di venerdì specie su viale Paolo Orsi, via Cavallari e nell’area Teracati-Gelone.
Meglio oggi, ma la giornata prefestiva ha registrato un numero decisamente minore di auto su strada. I primi giorni della prossima settimana daranno ulteriori e probanti indicazioni.

Sulla carta, il sistema di rotatorie integrate sino a Santa Panagia dovrebbe produrre effetti benefici sul traffico, con il contestuale spegnimento dei semafori. Qualche modifica potrebbe semplificare il flusso veicolare e permettere a tutte le novità studiate di funzionare al meglio.
Osservati speciali – oltre al sistema nei pressi della tomba di Archimede – sono il senso unico di via Cavallari su cui riversa tutto il peso del traffico in immissione su viale Paolo Orsi già “rallentato” da altre due rotonde a breve distanza che danno l’impressione di stritolare il traffico verso sud più che liberarlo. I tecnici della Mobilità stanno seguendo le indicazioni che arrivano dai primi giorni di sperimentazione, prima di una qualsivoglia valutazione su migliorie o conferme.

 

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