Ancora miasmi, canister a Priolo. “Nose non è una soluzione, Arpa sottratta al territorio”

 Ancora miasmi, canister a Priolo. “Nose non è una soluzione, Arpa sottratta al territorio”

Odori nauseabondi ieri sera nella zona di San Focà, a Priolo. A seguito delle numerose segnalazioni da parte di cittadini notevolmente infastiditi dai miasmi, presumibilmente provenienti dalla zona industriale, il sindaco, Pippo Gianni e l’assessore Christian Bosco hanno raggiunto, insieme alla polizia municipale, allertando l’Arpa, l’area in cui il problema è stato maggiormente riscontrato. L’Agenzia Territoriale per l’Ambiente ha, dunque, posizionato i canister, per i rilievi del caso e si attendono adesso i risultati dei campionamenti per comprendere innanzitutto quali sostanze immesse in atmosfera abbiano determinato l’episodio, a causa del quale,racconta il primo cittadino, si sarebbero anche verificati dei malori, anche in bambini.
“Non appena la questione sarà più chiara- spiega Pippo Gianni- agiremo di conseguenza, a tutela della salute dei cittadini. Vogliamo sapere cosa c’era ieri sera nell’aria che respiriamo, da quali impianti proveniva e per quale ragione è accaduto”. A prescindere dal singolo episodio (che non è certamente il primo), il sindaco di Priolo analizza la situazione complessiva, rilevando alcune lacune che, a partire dal sistema di rilevamento e analisi ritiene si riscontrino nel polo petrolchimico siracusano.
“Incomprensibile- sostiene Gianni- che l’Arpa sia stata praticamente sottratta al territorio siciliano che maggiormente necessita della sua presenza. Si è deciso di privilegiare Messina, che conta una marginale presenza di industrie, anziché mantenere e potenziare Siracusa, in cui si registra il maggiore polo industriale d’Europa dal punto di vista della concentrazione di stabilimenti”. Scelte politiche sbagliate, ritiene il sindaco di Priolo, “motivate da ragioni ben diverse da quelle dell’utilità. Questione, come sempre, di poltrone- prosegue Pippo Gianni- secondo logiche spesso inqualificabili”.
Il sindaco di Priolo non ritiene che il sistema Nose, ad esempio, possa essere una soluzione. “E’ solo un modo per rilevare gli odori, è un “naso”, appunto. Ma poi occorre stabilire di cosa si tratta, cosa ha determinato la fuoriuscita, quali conseguenze tutto questo possa avere sulla salute dei cittadini”.
Poi avverte. “Non appena avremo in mano i dati, segnaleremo a chi di competenza”. Ma il primo cittadino fa anche notare un aspetto intorno al quale tutto il resto a suo dire ruota. “In questa zona si fa industria. Non si può pensare di chiudere tutto e di lasciare 15 mila lavoratori in mezzo alla strada. L’unica cosa che possiamo fare è garantire le migliori condizioni possibili. Rispetto a decenni fa, del resto, l’inquinamento si è sensibilmente ridotto. A nulla servono invece gli interventi di quanti, troppi, hanno una grande capacità di chiacchiera ma molto meno di fare i fatti. C’è chi ritiene di potersi sostituire a chi ha competenza in materia, ma soltanto dietro una tastiera del pc o da casa propria. Nel frattempo c’è chi in casa nostra continua a speculare, ma questa- conclude Pippo Gianni – è un’altra storia”.
Intanto il deputato regionale Carlo Auteri (Fratelli d’Italia) ha annunciato la presentazione di “un esposto in Procura per dire basta agli odori nauseabondi a Priolo, a una catena di fuori servizi, sfiaccolamenti ed eventi talmente straordinari da essere diventati ordinari”. L’esponente di “FdI” ricorda che nonostante un suo intervento al ministero, “a seguito del quale sono scattati controlli e ispezioni, la situazione nelle varie industrie non è più sopportabile, e io, da uomo libero, inizierò una battaglia in tutte le sedi per fermare questa porcheria, vedremo se i sindacati mi seguiranno”. Una provocazione a cui Auteri fa seguire una puntualizzazione. “Non si tratta di una battaglia contro le industrie e contro i lavorator-chiarisce- ma insieme alla salvaguardia dei posti di lavoro c’è anche quella dell’ambiente e della salute”. Auteri torna a chiedere, infine, un’audizione dei vertici Isab in commissione Ambiente.

 

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