Traffici marittimi, segnali dal porto di Augusta: “Containers scommessa a medio termine”
Segnali “interessanti” nei volumi di traffico dei porti della Sicilia orientale con Augusta in testa. Positivi i segnali che arrivano dai dati del primo semestre del 2024. Volumi addirittura raddoppiati per lo scalo commerciale megarese che ha raggiunto quota 637mila tonnellate movimentate (lo scorso anno erano appena 329mila) con in primo piano le rinfuse secche (carbone, minerali, granaglie). Bene anche il porto di Catania mentre stabile è Pozzallo. Si tratta dei porti gestiti dall’AdSp della Sicilia Orientale nel cui perimetro dovrebbe entrare a breve anche il porto Grande di Siracusa. Da mesi si attende la consegna formale da parte della Regione Siciliana.
“Si tratta di significativi indici di vitalità del Sistema portuale della Sicilia Orientale”, commenta il presidente dell’Adsp del Mare di Sicilia orientale Francesco Di Sarcina. “Sono numeri che, se lavoreremo bene, lasciano presagire importanti risultati nei prossimi anni, anche in vista dell’ulteriore Piano di riorganizzazione che vedrà la luce nel 2025. Ci suggeriscono anche alcune migliorie da apportare, che dovranno tradursi in azioni concrete da mettere in campo senza titubanze, in sinergia con gli operatori portuali”.
Attesa invero una crescita per il settore containers, una volta superate le fasi di startup (“nel corso del 2024 difatti i containers sono stati trasferiti da Catania ad Augusta, dov’è ancora in corso la costruzione del Posto di Controllo Frontaliero”), nuovi varchi e altri servizi di filiera essenziali: per questo tipo di traffico. “I containers, pur nei limiti della ragionevolezza, sono una scommessa a medio-lungo termine – sottolinea Di Sarcina – che ci auguriamo possa scontare il meno possibile gli effetti, pur presenti, della crisi di Suez e dello spostamento dal terminal etneo al porto megarese”.
Infine i dati sul crocierismo: leggera flessione che non preoccupa al momento alla luce dell’exploit del 2023 che difficilmente avrebbe potuto replicarsi nell’attuale esercizio: le crociere a Catania registreranno un ulteriore aumento solo dopo la realizzazione degli importanti interventi pianificati allo scopo, e pertanto costituiscono al momento un obiettivo secondario in termini di scadenze. Senza dimenticare che l’inserimento di Siracusa nel sistema portuale sta già destando grandissimo interesse tra gli operatori di settore.
Lieve abbassamento delle rinfuse liquide, cioè i traffici petroliferi, ma meno del previsto alla luce della guerra in Ucraina e della crisi in Medio Oriente: da gennaio a giugno 11 milioni di tonnellate con una perdita di 400mila rispetto al 2023: “In questo caso l’andamento del mercato è sostanzialmente indipendente dalle politiche dell’Autorità portuale – conclude Di Sarcina – In tal senso stiamo puntando a potenziare i volumi degli altri comparti, quelli sui quali è possibile agire con azioni di sviluppo direttamente attuabili dall’ente; anche se siamo consapevoli nel giusto tempo anche nel settore petrolifero i numeri torneranno regolari”.