Divinazione e G7, le due anime di Ortigia: chi attende con curiosità, chi teme caos viario
Le due anime di Ortigia: da una parte attesa e curiosità per una grande vetrina come l’expo Divinazione e l’appuntamento con il G7 Agricoltura; dall’altra quasi fastidio per qualche prevedibile disagio. In questa alternanza di umori e posizioni, scivolano gli ultimi giorni prima del taglio del nastro.
Palazzo Vermexio ha disposto con ordinanze tutto quello che cambia: viabilità, spazi di sosta, ztl, raccolta rifiuti. Il gradimento verso i provvedimenti concertati anche con il Ministero dell’Agricoltura non è unanime. “Non è accettabile che, dopo due mesi di trattative con il Ministero per definire gli spazi e i luoghi coinvolti nell’evento, un’amministrazione non abbia ancora previsto e pianificato soluzioni alternative per i parcheggi”, attacca ad esempio il Comitato Ortigia Cittadinanza Resistente. “È vero che ci sono stati ritardi da parte del Ministero, ma un’amministrazione responsabile e preparata avrebbe dovuto elaborare piani provvisori da attuare immediatamente non appena ricevute le indicazioni definitive. Questo avrebbe permesso una comunicazione chiara e trasparente verso i cittadini, che oggi si trovano a fronteggiare l’incertezza su dove parcheggiare. La confusione è stata aggravata dalla comparsa e rimozione repentina di segnaletica di divieto di sosta, lasciando i residenti nell’incertezza su cosa aspettarsi nei prossimi giorni e su come muoversi nella propria città in vista del G7 Agricoltura. È essenziale garantire ai cittadini una fruizione corretta e sicura degli spazi urbani, attraverso una gestione efficiente e tempestiva delle informazioni”.
Insomma, i residenti si preoccupano che ad amplificare il caos possa contribuire un certo cortocircuito anche nel flusso di informazioni. “A tale scopo abbiamo chiesto alla amministrazione maggiori chiarimenti chiedendo tra l’altro quali fossero le strade chiuse definitivamente al parcheggio, se, da e per, queste aree destinate momentaneamente al parcheggio dei residenti esiste un servizio navetta, data la lunga distanza da percorrere dalle zone chiuse definitivamente al parcheggio ed inoltre se esiste un Piano di emergenza nel caso di problemi di intasamento veicolare o di salute”, spiegano ancora dal Comitato.