Lotta al crack in Sicilia, arrivano 11 mln di euro. Gilistro (M5S): “Fondi funzionali nelle province più piccole”
Lotta al crack in Sicilia, arrivano 11 mln di euro. Gilistro (M5S): “Mossa fondamentale per aiutare le province più piccole”
“Con il solito errore di prospettiva, si stava rischiando di tagliare fuori le province considerate minori dal progetto di tutela della nuove generazioni introdotto dal ddl anti-crack. L’avvio dei percorsi di prevenzione e contrasto delle dipendenze da sostanze stupefacenti, in quei territori, era demandato nel testo originale del ddl ad un secondo e non meglio precisato momento. Mi sono opposto ad una simile formulazione, ottenendo la modifica dei passaggi che prevedevano l’esclusione delle province più piccole a vantaggio ancora una volta dei soli territori metropolitani. Sono lieto che la mia proposta sia stata accolta all’unanimità dalla Commissione Ars. Su un tema così importante, non si può delegare l’assistenza da fornire ai giovani su base territoriale. Si sarebbe trattato di un’odiosa discriminazione di fronte ad un’emergenza che interessa l’intero territorio regionale, a Siracusa come a Palermo, a Ragusa come a Messina”. Così il deputato regionale del M5S Carlo Gilistro, dopo che la Regione Siciliana ha stanziato 11,2 milioni di euro per il disegno di legge, presto all’esame della commissione bilancio dell’Ars, contro le dipendenze da sostanze stupefacenti, crack in particolare.
“I fondi stanziati sono e saranno più utili e funzionali soprattutto nelle province più piccole, dove i fenomeni di dipendenza sono in proporzione più estesi e dove la politica preventiva e terapeutica in generale ha più chance di successo”, aggiunge Gilistro.
“È chiaro che sul tema delle dipendenze non dobbiamo abbassare la guardia. Ho già evidenziato il problema delle nuove dipendenze da dispositivi digitali ed i loro effetti sui più giovani. Mi aspetto che anche su questo fronte, esistendo già un mio ddl ampiamente condiviso, ci sia presto disponibilità di risorse per avviare iniziative necessarie per proteggere la crescita e lo sviluppo delle nuove generazioni. Solo partendo dalla famiglia, dalla scuola e da una sana genitorialità – conclude Gilistro – potremo arrivare ad una sostanziale riduzione del fenomeno che sta distruggendo il futuro, fisico e mentale, di questi spesso giovanissimi ragazzi”.