Presentato il registro cittadino delle associazioni culturali a Siracusa

 Presentato il registro cittadino delle associazioni culturali a Siracusa

L’assessorato alla Cultura ha convocato in pubblica Assemblea tutte le Associazioni culturali della Città al fine di metterle in rete attraverso l’istituzione di un Registro o Albo cittadino delle Associazioni culturali al quale potranno iscriversi i “soggetti che operino senza fini di lucro e perseguono finalità di interesse collettivo, che siano regolarmente costituti, secondo quanto previsto dalla normativa vigente” e che svolgano la loro attività nelle aree della musica, del teatro e delle arti performanti, delle arti visive e audiovisive, della grafica, del web e nuovi media, della letteratura e delle altre attività culturali e socio culturali.
L’iniziativa è stata presentata venerdi in una affollatissima Assemblea al Salone Borsellino dall’assessore alla Cultura Fabio Granata, e alla presenza del Presidente della Commissione consiliare Cultura Giovanni Boscarino, del Presidente del Consiglio Comunale Alessandro Di Mauro, del consigliere Sergio Bonafede, del dirigente del settore Cultura avv. Cascio e dei funzionari che lavorano al progetto.
I rappresentanti delle associazioni hanno ascoltato la relazione dell’assessore Granata e hanno dato il loro contributo al successivo dibattito di merito.
Adesso la bozza, modificata dalle osservazioni raccolte, sarà approvata prima dalla Commissione cultura e poi dal Consiglio Comunale.
Fabio Granata ha ringraziato i partecipanti, sottolineando come “la partecipazione, la trasparenza e la programmazione delle attività culturali saranno sempre la Stella Polare della Amministrazione Italia”
“Il Registro- ha spiegato l’Assessore- costituisce un censimento di quegli organismi che operano nel campo della cultura. Una sorta di messa in rete non solo dei soggetti, ma anche delle iniziative e dei contenitori dove queste si svolgeranno. Cercheremo, insomma, di fare sistema per evitare la creazione di scompartimenti tematici stagni che, alla lunga, non aiutano nella predisposizione di una programmazione efficace”.

 

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