Tari, annullati d’ufficio gli accertamenti per chiedere indietro i soldi dello sconto (non dovuto)

 Tari, annullati d’ufficio gli accertamenti per chiedere indietro i soldi dello sconto (non dovuto)

Sono stati annullati d’ufficio i conguagli Tari recapitati nelle settimane scorse a diversi contribuenti siracusani. Veniva richiesto il pagamento della somma ottenuta come sconto sulla parte variabile della tassa sui rifiuti, in base ai conferimenti annuali al Ccr di Targia. In centinaia di casi, infatti, quella scontistica è stata applicata anche a chi non aveva raggiunto le soglie previste per godere del beneficio.
In sostanza, la riduzione (da poche decine di euro sino ad un massimo di 100 euro) era stata applicata anche a quanti non ne avevano diritto. Sono quindi partite le richieste di conguaglio a cui, però, sono state aggiunte spese di notifica, interessi e sanzioni che in simili fattispecie non andrebbero invece calcolati, essendosi trattato di un problema non imputabile al contribuente.
Le decine di segnalazioni delle ultime settimane hanno spinto l’Ufficio Tributi del Comune di Siracusa ad approfondire. Emersi i contorni della vicenda, la decisione: annullare d’ufficio le richieste di conguaglio per il recupero della scontistica goduta ma non dovuta. Si tratta di circa 300 accertamenti (rappresentano lo 0,5% del totale degli emessi, ndr).
Chi ha già pagato, nella bolletta Tari 2025 si vedrà restituire gli interessi e le spese di notifica. Gli altri, invece, troveranno nella bolletta del prossimo anno una voce di specifica accanto alla somma aggiuntiva quale conguaglio dell’anno precedente (senza interessi e spese di notifica). Si annullano gli accertamenti ma la somma a conguaglio dovrà ugualmente essere pagata, senza ulteriori aggravi.

 

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