Pallanuoto, l’Ortigia torna alla “Paolo Caldarella” per la difficile sfida con il Savona

 Pallanuoto, l’Ortigia torna alla “Paolo Caldarella” per la difficile sfida con il Savona

L’Ortigia, domani alle ore 12 alla “Paolo Caldarella”, torna in piscina per affrontare il Savona. Per la squadra di Piccardo non poteva esserci momento peggiore per incontrare una delle squadre più forti della Serie A1 e in piena corsa per contendere lo scudetto al Recco. Per i biancoverdi, il match di domani, valido per la 5ª giornata di campionato, sembra infatti proibitivo, sia per l’attuale differenza di rendimento e di valore tra le due squadre, sia per per i seri problemi di formazione che coach Piccardo è costretto ad affrontare. L’immeritata sconfitta di Bologna, oltre alla rabbia per le decisioni arbitrali, ha lasciato in dote anche un infortunio importante in ottica Savona: Tempesti, infatti, è rientrato dall’Emilia con un problema al piede. Un guaio che si aggiunge a una situazione già di massima emergenza, vista l’assenza di Kalaitzis (infortunatosi a una costola dieci giorni fa) e l’incertezza sull’impiego di Inaba, colpito in questi giorni dall’influenza. Insomma, non una prima fase di stagione fortunata per l’Ortigia in campionato. Tra biancoverdi e Savona, negli ultimi anni, si sono giocate sempre partite combattute fino alla fine, vinte o perse di misura, ma la situazione era molto diversa da quella attuale.
Alla vigilia, mister Stefano Piccardo parla della situazione di emergenza della squadra, quindi evidenzia il valore degli avversari: “Tempesti si è fatto male nello scioglimento a Bologna e il piede si è gonfiato, Kalaitzis è fermo ai box da un po’, La Rosa è influenzato, Inaba ha la febbre a 38 e questo è un bel problema. L’unica cosa positiva in tutto ciò è che, eventualmente, avremo modo di coinvolgere ancora di più i ragazzi delle giovanili che sono aggregati alla prima squadra e si allenano con noi. Credo che quest’anno la situazione tra noi e il Savona sia profondamente diversa. Loro hanno tutte le caratteristiche per arrivare a disputare la finale scudetto e giocarsela alla pari contro il Recco. Stanno proponendo una pallanuoto di altissimo livello, come abbiamo visto nei primi due tempi con Recco. E poi… non si vince in casa dell’Olympiakos per caso”. Il tecnico dell’Ortigia spiega che tipo di partita si aspetta: “A livello tecnico, gli status di partenza tra noi e loro sono diversi. Tecnicamente bisogna provare a fermare la loro grande forza offensiva, che è importante sia ai due metri che sul perimetro. Dovremo cercare di giocare la nostra pallanuoto e contro di loro questo è molto difficile perché, oltre ad avere ritmo, il Savona ha anche tanta intensità e ti porta a giocare per lunghi tratti senza soste e ad alta velocità. Sul piano fisico sarà un match dispendioso per entrambe le squadre”. Per Eduardo Campopiano, mancino dell’Ortigia, arrivato la scorsa estate dopo 5 anni trascorsi in Liguria, quella di domani non sarà una partita qualunque: “Per me è una grande emozione giocare contro la squadra in cui ho militato per 5 stagioni. Affrontarli sarà bello, ma cercherò, come sempre, di lasciare fuori dall’acqua queste emozioni e di concentrarmi sul gioco. Contro Savona ci aspetta un match ad alta intensità e sarà importante essere pronti alla loro fisicità, evitando di farci schiacciare dal loro gioco. Veniamo da una situazione non facile, ma il nostro spirito è sempre quello di combattere su ogni pallone e cercare di essere preparati a qualsiasi situazione”.

 

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