Zona industriale, le nuove paure e lo stop ad Ias: vertice a Roma
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, d’intesa con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e Regione Siciliana, ha convocato per giovedì 21 novembre a Palazzo Piacentini un tavolo con tutte le forze produttive e sindacali del territorio e gli enti locali sul futuro dell’area industriale di Priolo Gargallo.
L’incontro, presieduto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, avrà luogo dopo le decisioni del Tribunale del Riesame di Roma in merito all’ordinanza del Tribunale di Siracusa, che hanno così bloccato la prosecuzione delle attività del depuratore Ias S.p.A. di Priolo Gargallo, compromettendo le operazioni di aziende di primaria importanza come Isab, Versalis, Sonatrach e Sasol. Con il decreto emesso il 31 luglio, infatti, il Gip di Siracusa ha disposto la non prosecuzione delle attività del depuratore consortile Ias, disponendo la “disapplicazione” del decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy del 12 settembre 2023 contenente le misure di bilanciamento tra le esigenze di continuità dell’attività produttiva e la tutela della e dell’ambiente.
“La decisione del Tribunale del Riesame di Roma depuratore pregiudica lo sviluppo industriale”, ha commentanto il ministro Urso questa mattina, con il conseguente rischio di compromettere del Riesame di Roma il futuro di migliaia di lavoratori e gli investimenti programmati per la riconversione green delle attività produttive.
Disappunto anche dell’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Giusi Savarino, sul divieto di continuare le attività di conferimento al depuratore di Priolo Gargallo. “Decisione incomprensibile che interrompe percorso virtuoso. – ha detto Savarino – Mi rammarica profondamente la decisione del Tribunale del Riesame di Roma che interrompe bruscamente un percorso virtuoso concordato con il governo Meloni, che stava portando risultati positivi». Lo dichiara l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Giusi Savarino, in merito al divieto di continuare le attività di conferimento al depuratore di Priolo Gargallo, nel Siracusano. – continua – Non si comprende perché, concentrandosi su questioni di competenza e non affrontando il merito, i giudici abbiano bloccato la prosecuzione delle attività dell’impianto. Avrebbero potuto, nell’ordinanza che sospende il giudizio, sospendere anche gli atti, ma invece assistiamo a una decisione che getta nel panico centinaia di famiglie e ignora i progressi fatti finora. Devo dire che mi sfugge completamente l’iter giuridico che ha portato a questa pronuncia, non vorrei che alla base ci fosse una motivazione politica, piuttosto che una necessità processuale. Certo è che da Autorità ambientale continuerà il mio impegno per salvaguardare l’ambiente e tutelare il diritto al lavoro di un intero territorio, in un sano rapporto di collaborazione tra il governo regionale e nazionale”.
Sulla convocazione del tavolo con tutte le forze produttive e sindacali del territorio e gli enti locali sul futuro dell’area industriale di Priolo Gargallo, il segretario regionale Uiltec, Andrea Bottaro, ha così commentato: “La lotta dei lavoratori ha sortito l’effetto desiderato, il 21 novembre a Roma porteremo le istanze dei lavoratori”.