Caso doping nell’Ortigia, Andria Bitadze positivo al clostebol: sospeso

 Caso doping nell’Ortigia, Andria Bitadze positivo al clostebol: sospeso

Andria Bitadze, centroboa del Circolo Canottieri Ortigia, è risultato positivo al Clostebol, uno steroide anabolizzante e sostanza vietata dalla World Anti-Doping Agency (WADA), dopo il controllo antidoping effettuato al termine della gara di Serie A1 contro il Brescia il 27 ottobre scorso. Secondo quanto riporta l’Ansa, il giocatore georgiano è stato sospeso in via cautelare dal Tribunale Nazionale Antidoping. Il controllo è stato disposto dalla NADO Italia. Il provvedimento arriva in accoglimento dell’istanza proposta dalla Procura Nazionale Antidoping “per la violazione degli artt. 2.1, 2.2 (sostanza riscontrata: Clostebol metabolita). La causa dovrebbe essere riconducibile all’utilizzo di una pomata per curare un problema dermatologico. “Bitadze, ragazzo pulito e onesto, la cui buonafede non è in discussione, avrebbe applicato una pomata (un farmaco da banco) per curare un problema dermatologico, commettendo la leggerezza di non consultare né informare lo staff medico della società”, scrive in una nota l’Ortigia.
Continua quindi la fase delicata dell’Ortigia dove anche il calendario assume un suo peso specifico. Il doppio impegno campionato-coppe europee ha portato i biancoverdi a giocare ogni tre o quattro giorni, togliendo energie e, soprattutto, non dando il tempo al tecnico Piccardo di recuperare i giocatori che man mano si sono infortunati. In campionato, poi, l’Ortigia si è dovuta già misurare con Brescia e Savona e, adesso, si prepara ad affrontare l’ennesimo impegno durissimo nel posticipo della 6ª giornata di Serie A1. Domani pomeriggio, infatti, alle ore 15.00, i biancoverdi scenderanno in acqua a Sori per affrontare la Pro Recco Waterpolo, che occupa il primo posto in classifica insieme al Brescia e che, al netto del cambio di società, rimane la corazzata di sempre. Gli uomini di Piccardo scenderanno in acqua per provare a dare il proprio meglio e lo faranno di certo con meno pressione rispetto a uno scontro diretto. Un’occasione anche per trovare risposte sul piano del gioco e dell’atteggiamento mentale.
Alla vigilia Stefano Tempesti ritiene la sfida in Liguria contro la sua ex squadra una situazione ideale per ripartire: “Penso che il Recco sia la formazione migliore da affrontare in questa fase, perché sarebbe stato un guaio, in un momento per noi di difficoltà come questo, giocare contro una diretta concorrente per le posizioni che ci competono. Invece, affrontare adesso il Recco, oltre a essere uno stimolo grandissimo, visto che giochiamo contro la squadra più forte del mondo, ci permette di vivere una partita nella quale il peso psicologico è tutto loro. Noi, infatti, giocheremo con la massima serenità questo match, che alza il nostro livello e in cui non ci sarà la pressione di dover fare per forza risultato, di dover puntare ai tre punti, come sarebbe stato con altri avversari. Per noi ora c’è solo da imparare e crescere come squadra”.
Il portiere biancoverde indica la strada che l’Ortigia deve seguire per cacciare via la crisi e risalire: “Fondamentalmente, quando le cose si complicano, bisogna partire dalle cose semplici. Nei momenti di difficoltà, quando perdi fiducia e tutto sembra andare male, le uniche chiavi per ripartire sono il lavoro e la semplicità, avendo chiaro in testa che, se prima eravamo una squadra, nel giro di qualche settimana o di un mese, non possiamo esser diventati persone che hanno dimenticato come si gioca a pallanuoto. A volte, le situazioni sono fatte di episodi, di concatenazioni di eventi che ti portano ad avere una mancanza di fiducia e di lucidità nei momenti importanti, e questo determina risultati negativi. Un sassolino così può diventare una valanga. Allora bisogna fermarsi, respirare e ripartire dalle cose semplici, dalla fiducia nel mister, nel lavoro e nella certezza che, così come eravamo forti prima, lo saremo anche dopo, consapevoli ovviamente del fatto che qualcosa va cambiato. La semplicità, ripeto, è la chiave della rinascita in questo momento. Significa partire dalle basi e da lì costruire la confidenza per andare avanti. La partita contro Recco è la situazione migliore che si potesse creare. Da una sfida come questa possiamo iniziare a ricostruire il nostro percorso ”.

 

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