La morte di Margaret Spada, eseguita l’autopsia: “Quadro di sofferenza acuta”
La morte di Margaret Spada sarebbe avvenuta per arresto cardiocircolatorio in un “quadro generale compromesso” e di “sofferenza acuta”. E’ quanto emerge dai primi risultati dell’autopsia eseguita sul corpo della ragazza di Lentini presso l’Istituto di medicina legale del policlinico di Tor Vergata a Roma. Restano ancora da capire le cause del decesso. E per questo sarà necessario attendere i risultati degli esami tossicologici e istologici.
La Procura di Roma si muove per omicidio colposo, indagati i due medici – padre e figlio – Marco Procopio e Marco Antonio Procopio. Il loro legale, Domenico Oropallo, sostiene che i suoi assistiti avrebbero rispettato la procedura: “Non ci sono due squadre, ma due famiglie devastate. Bisogna capire bene ciò che è accaduto”.
Margaret aveva scelto quello studio medico dopo un annuncio su una pagina TikTok. Da Lentini aveva quindi raggiunto Roma, accompagnata dal suo fidanzato. Subito dopo l’anestesia, la situazione sarebbe precipitata sino al tragico finale dopo un’agonia di tre giorni all’ospedale Sant’Eugenio di Roma.
Sul caso Margaret Spada è intervenuto l’Ordine dei Medici di Siracusa. Il presidente, Anselmo Madeddu, si è rivolto ai giovani. “Verificate sempre l’affidabilità dei messaggi veicolati dai social e ricordate che il medico online non potrà mai sostituire il medico vero. Prima di affidarsi a specialisti di ogni genere, seppure supportati da ottimi feedback sui canali social, sarebbe prima di tutto opportuno consultarsi con il proprio medico di famiglia, che conosce la storia e il quadro clinico di ognuno dei suoi pazienti, può suggerire gli esami preventivi da eseguire per ridurre i margini di rischio in vista di ogni intervento e verificare l’attendibilità e esperienza dello specialista, pure attraverso una semplice ricerca dei curricula, disponibili sul sito dell’Ordine dei Medici, dove figurano le specializzazioni conseguite e per le quali ogni medico è abilitato ad esercitare”. E Madeddu anticipa prossimi eventi di informazione collettiva “per aiutare proprio la gente comune a non cadere nella rete delle false e facili promesse”.
Sulla vicenda di Margaret, “siamo addolorati e ci uniamo al dolore della famiglia di Margaret e ai suoi genitori, stimati professionisti, ai quali va il nostro abbraccio e tutta la nostra solidarietà, pur nella consapevolezza che nulla potrà mai lenire l’immenso dolore che hanno subito”, commenta subito Madeddu. “È inaccettabile che si possa morire così a 22 anni. Attendiamo fiduciosi che la magistratura faccia luce sui dettagli di questa tragedia, ma ribadiamo che chiunque si occupi di sanità pubblica e privata deve attenersi a quei principi deontologici e alle normative che offrono delle garanzie di sicurezza ai pazienti, per questo i protocolli vengono sempre aggiornati e dovrebbero essere seguiti con scrupolo e coscienza”.