Tassa sui rifiuti, a Siracusa spesa media di 398 euro. E’ la terza città più cara di Sicilia
La Tari più cara d’Italia? Si paga a Catania, con una spesa media per famiglia di 594 euro annui. Trento invece è il capoluogo dove la spazzatura costa meno: 183 euro. Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanza Attiva. L’indagine ha preso come riferimento una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri.
Per quel che riguarda Siracusa, una famiglia ha speso in media 398 euro per la Tari 2024, con una leggero risparmio (-3,6%) rispetto al 2023 quando la spesa era stata di 413 euro. La città di Aretusa è fuori dalla top ten dei capoluoghi di provincia più cari ma presenta ancora un costo superiore alla media regionale: in Sicilia è la terza città con la Tari più “salata”.
In generale, in Sicilia nel 2024 una famiglia composta da tre persone ha pagato 390 euro, rispetto ai 396 di dodici mesi fà (-1,4%). Detto del poco lusinghiero primato di Catania (594 euro), non va meglio a Trapani (453 euro) e ad Agrigento (428 euro); costo elevato anche a Ragusa (389), Palermo (335), Caltanissetta (331), Messina (318). La più economica è Enna con 266 euro di costo medio della Tari nel 2024.
In Italia, la media è di 329 euro, con un aumento del 2,6% rispetto all’anno precedente. Al Sud si continua quindi a pagare una Tari tendenzialmente più alta e si differenzia di meno.
“I costi rilevati sono comprensivi di Iva (ove applicata) e di addizionali provinciali”, si legge nel rapporto.
Secondo i dati raccolti dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) in Italia nel 2022 sono state prodotte circa 29,1 milioni di tonnellate di rifiuti urbani. La media nazionale di raccolta differenziata ha raggiunto il 65,2%. Nell’isola sale la differenziata, al 51,5%, ma ancora resta lontana dalla media nazionale.