Il caso. La differenziata rallenta, i costi aumentano: correzione nei conti da 1,3 mln

 Il caso. La differenziata rallenta, i costi aumentano: correzione nei conti da 1,3 mln

E’ stata necessaria una correzione di bilancio “pesante” per il servizio di igiene urbana a Siracusa. Per la raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti nel comune capoluogo servono infatti 1,3 milioni di euro in più rispetto a quanto previsto per chiudere l’anno in sicurezza. C’è stato bisogno di un emendamento per adeguare lo stanziamento di bilancio e “per consentire fino alla fine dell’anno 2024 l’espletamento dei servizi”.
Le stime parlano di circa 5.200 tonnellate di indifferenziato previste nei mei di novembre e dicembre. Con un costo a tonnellata di 320 euro (oltre iva), servono 1,6 milioni di euro per garantire raccolta, trattamento e smaltimento. Ma all’appello mancano 1,3 milioni e per recuperarli è stata necessaria la manovra correttiva approvata dal Consiglio comunale, non senza polemiche.
Per le opposizioni, sarebbe il segnale evidente dei continui buchi che emergono nel capitolato d’appalto del servizio di igiene urbana. “Non è una correzione di poco conto, qui emergono carenze gestionali e scaricabarile sui cittadini”, sbotta il consigliere Ferdinando Messina (FI). Ma anche gli altri esponenti dell’opposizione non restano in silenzio ed evidenziano come le nuove somme richieste potrebbero nascondere un pauroso calo nelle percentuali di raccolta differenziata. “Aumenta l’indifferenziato prodotto in città nell’assenza di adeguate contromisure e, di rimando, aumentano i costi. Il servizio è carente ma a pagare il conto sono i siracusani e le casse del Comune”, accusa il consigliere Ivan Scimonelli (Insieme).
In effetti, il dato relativo ad ottobre (47%) indica un calo di quasi 4 punti percentuali nella raccolta differenziata media. Ma il trend rimarrebbe comunque positivo su base annua, con una previsione di chiusura del 2024 al 51,4%. Certo, non uno di quei risultati per cui far saltare i tappi delle bottiglie: appena +1% rispetto allo scorso anno, con una brusca frenata nella crescita fatta registrare da Siracusa tra il 2021 ed il 2023.
Una lettura che viene però contestata dal settore Igiene Urbana del Comune di Siracusa. Secondo cui non ci sarebbe nessun costo extra ed imprevisto per la gestione dell’indifferenziato. Se il capitolo di spesa è quasi vuoto, la “colpa” è del doppio aumento relativo ad ingombranti e frazioni da avviare a riciclo (carta, plastica, vetro): da una parte, aumentano le quantità di rifiuti correttamente differenziati e dall’altra, però, è aumentato del 10% anche il loro costo di selezione. Motivo per cui, le somme accantonate per smaltire l’indifferenziato cittadino sono state utilizzate per far fronte a quel doppio aumento su base annua. E questo ha reso necessaria la correzione, con lo stanziamento da 1,3 milioni di euro.
Sin qui le spiegazioni tecniche. Ma dai corridoi del secondo piano di Palazzo Vermexio filtra una certa sorpresa se non vero e proprio fastidio per questo “imprevisto”. La giunta comunale ha fatto i salti mortali per contenere i costi del servizio rifiuti e per scongiurare aumenti in bolletta Tari. Ritrovarsi con la necessità di un simile correttivo a fine anno ha fatto balzare un paio di assessori dalla sedia. A questo punto c’è attesa per la documentazione contabile che fornirà un quadro completo sull’accaduto. Perchè questo aumento dei costi? Qualcosa si è inceppato nel servizio? Domande che agitano la giunta e che rischiano di creare nuove fibrillazioni con alcuni settori della macchina comunale.

 

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