Elena Artale, la prima donna che ‘scorterà’ Santa Lucia da Venezia a Siracusa
Per la prima volta sarà una donna ad accompagnare le spoglie mortali di Santa Lucia da Venezia a Siracusa. A “scortare” nel viaggio la patrona sarà Elena Artale, una dei cinque deputati della Cappella di Santa Lucia e punto di riferimento per i foulard verdi, le portatrici. “Da quando ho saputo che sarei andata io, mi interrogo sul significato del momento. Credo sia la realizzazione di un disegno iniziato 20 anni fà, quando per la prima volta le donne portarono a spalla Santa Lucia. Lo vedo come il culmine di un progetto della Provvidenza che vuole che la figura della donna sia intensamente accomunata a Santa Lucia”, confida su FMITALIA.
Elena Artale offre allora una lettura sul senso di questa terza, storica visita a vent’anni dalla prima. “Porterò con me tutte le donne di Siracusa, le mamme e le nonne. Si, la donna è emancipata ma il suo è sempre più un ruolo da collante. Ecco allora che Lucia viene per unire. Il momento è difficile – analizza – e gli ultimi accadimenti, i fatti di cronaca, ce lo dimostrano”.
Il 14 dicembre, siederà accanto alla cassa rinforzata che proteggerà la preziosa teca con il corpo di Santa Lucia nel viaggio prima in vaporetto e poi in aereo sino a Sigonella, prima dell’ultimo spostamento in elicottero verso Siracusa e poi in van sino al Santuario della Madonna delle Lacrime. “Che si sia credenti o meno, Lucia comunque è un elemento che accomuna tutti noi siracusani. Nel cuore, l’abbiamo un pò tutti. E sono sicura che sarà impossibile per chiunque non avere emozione”.
Non manca qualche voce critica, le diatribe sull’esistenza di più corpi di Santa Lucia. “Ma il punto non è questo. Guardiamo al frutto che ci lascia questo passaggio: riflessioni, intime emozioni, unione, nuovi intendimenti. Per noi credenti, è chiaro, questo è il corpo di Lucia. Ma anche chi diffida, venga e partecipi e ci dica se non c’è emozione e trasporto”.
I fedeli, invece, vorrebbero il corpo sempre a Siracusa. “Una voce autorevole ci ha detto di confidare nella preghiera. E noi preghiamo. Ma, a mio avviso – suggerisce Elena Artale – è il sepolcro vuoto che richiama. Chissà se la partecipazione sarebbe la stessa se il corpo fosse sempre qui. Forse è la mancanza che crea il desiderio e l’attesa”. Intanto, però, dal 14 dicembre le spoglie mortali della patrona siracusana saranno in città. E saranno almeno 6.000 al giorno i visitatori in arrivo da ogni parte di Sicilia e d’Italia.