Maltempo, scatta la fase operativa di ‘allarme’ del piano di Protezione Civile: cosa prevede
Con un comunicato straordinario, il Dipartimento Regionale ha raccomandato l’attivazione della fase operativa di “allarme” del piano comunale di Protezione Civile per Siracusa e tutti i comuni ricadenti nelle aree per le quali è stata dichiarata l’allerta meteo rossa per la giornata di venerdì 17.
La fase operativa di allarme prevede che vengano attivati e mantenuti i contatti informativi, a livello locale, con le sale operative regionali – SORIS, Vigili del Fuoco, Prefettura, 118, sindaci dei centri vicini, Libero Consorzio e strutture operative territoriali. Richiesta l’apertura del Centro Operativo Comunale, anche in modalità h24 con la possibilità di richiedere eventualmente ulteriori supporti tecnici e operativi dagli altri Enti e strutture operative. Pronti ad intervenire anche i volontari di Protezione Civile, suddivisi in squadre per il presidio dei punti a rischio. Il Dipartimento Regionale invita a verificare, al riguardo, “disponibilità ed efficienza” di mezzi ed attrezzature: fuoristrada, pickup, idrovore, torri faro anche in dotazione al volontariato.
Ai Comuni è demandato il compito di verificare le situazioni di rischio sul territorio come nodi a rischio, intersezioni tra rete viaria e idrografica; rete stradale e ambiti urbanizzati, che potrebbero costituire fattori di potenziale rischio idraulico (cosiddette interferenze idrauliche); viabilità in forte pendenza recapito di rilevanti flussi idrici; passaggi a guado e sottopassi; aree soggette a esondazione o allagamento anche in ambito urbano; aree a rischio mareggiate, moli e lungomari esposti, etc; torrenti o corsi d’acqua con argini mancanti o inidonei e/o con ostruzioni al libero deflusso delle acque; strutture particolarmente vulnerabili al vento: cartelloni e insegne stradali, tettoie leggere, palificazioni ad alberature, etc.
Queste aree a rischio devono essere preventivamente individuate nei piani comunali di emergenza e costantemente aggiornate. In caso di pericolo, questi punti critici devono essere subito inibiti alla circolazione e alla fruizione, con il presidio di polizia locale o di volontariato.
In casi estremi, il Dipartimento Regionale invita a disporre anche “l’eventuale allontanamento della popolazione dai punti a rischio”. Ai Comuni demandato il compito di informare la popolazione sulle caratteristiche dell’evento in corso, sull’evoluzione degli scenari e sulle misure di precauzione ed autoprotezione che si possono adottare, sulle aree interdette ed eventualmente sulle modalità con cui avverrà l’evacuazione.
Basilare l’invito rivolto alla popolazione ad adottare massima cautela e limitare gli spostamenti. Non sostare in prossimità di scarpate e pendii, torrenti e ponti. Non attraversare i torrenti nei passaggi a guado o nelle passerelle, evitare sottopassi, etc.