Siracusa. Rimane chiusa la tribuna della Caldarella, serve una nuova perizia. Rischio crollo?

 Siracusa. Rimane chiusa la tribuna della Caldarella, serve una nuova perizia. Rischio crollo?

Dopo il crollo alla Cittadella (leggi qui) è stata disposta la chiusura al pubblico della tribuna e degli spogliatoi. Sono necessari una serie di interventi. Se ne farà carico il Comune, trattandosi di manutenzione straordinaria. E’ già stato conferito l’incarico ad una ditta per la messa in sicurezza degli spogliatoi. Nell’immediato, verrà montata una rete di contenimento per evitare nuovi distacchi. In un primo tempo, i lavori erano stati programmati nei giorni di sabato e domenica prossimi. Cosa che avrebbe costretto tutte le società che si avvalgono della piscina Caldarella a cercare in poco tempo una difficile soluzione alternativa. Per scongiurare il rischio, si è optato per un intervento tampone immediato che possa magari consentire di poter aprire quanto meno lo spogliatoio ospiti.
Rimarrà invece chiusa la tribuna. Niente pubblico sugli spalti. Non ci sarebbe il rischio di crollo: non più tardi di diciotto mesi fa era stata effettuata dal vecchio gestore una prova di carico ed il risultato era stato positivo. Ora però, alla luce di queste pericolose infiltrazioni che fanno distaccare calcinacci e forse hanno anche potuto attaccare parti interne in ferro della struttura, l’attuale società società di gestione ha chiesto all’ufficio tecnico del Comune una nuova perizia. Meglio non rischiare. “Sappiamo ci sono delle infiltrazioni, ma non sappiamo fino a dove arrivano”, spiegano dagli uffici del gestore. E qui racconto di piccoli interventi quotidiani per una struttura che è ormai arrivata dopo troppi anni senza manutenzione straordinaria. “Così non si può andare avanti…”, si sfoga Giusy Gallitto che guida e coordina le attività di gestione. “Ogni giorno c’è un problema nuovo. Interveniamo di continuo. Ma qui serve qualcosa di radicale. Tamponiamo ma non si può più rimandare un serio piano di manutenzione straordinario”. E in effetti allo studio c’è un progetto di finanza che possa consentire, alla fine della stagione sportiva, di mettere mano alle strutture, anche alla luce delle poche risorse comunali. “Abbiamo ereditato una situazione complicatissima”, spiega ancora la Gallitto. Il nuovo gestore ha preso “possesso” degli impianti lo scorso settembre
La “colpa”  sarebbe delle infiltrazioni d’acqua che già in passato hanno originato un episodio simile. Era agosto. Intervenne il gestore dell’impianto con lavori che non avrebbero però risolto il problema definitivamente. Secondo alcune fonti, occorrerebbero lavori strutturali. Chi dovrebbe occuparsene? Tra Comune e Gestore dell’impianto potrebbe essere presto braccio di ferro.

 

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