Quanta plastica nel mare siracusano! Le mareggiate la spingono allo Sbarcadero (ripulito)
Le forti mareggiate dei giorni scorsi hanno depositato sulla spiaggetta dello Sbarcadero una impressionante quantità di oggetti in plastica oltre a sedimenti. Dopo la segnalazione, ieri è stata disposta dagli uffici comunali dell’igiene urbana una pulizia straordinaria. E questa mattina l’arenile si presentava nuovamente in condizioni ideali.
Restano però le foto di quella esagerata quantità di plastica che il mare ha restituito: bottiglie, flaconi e altri oggetti di uso comune che, però, non dovrebbero trovare posto tra le onde. Il problema, è evidente, riguarda anche lo stato di salute del nostro mare.
Fabio Portella, ispettore onorario della Soprintendenza del Mare, è oggi uno dei principali “protettori” del Mediterraneo. Da alcuni giorni è impegnato nelle operazioni condotte nell’ambito del progetto Ghost Nets, per l’eliminazione di tonnellate di reti fantasma rimaste in acqua e pericolose per la biodiversità e l’ecosistema marino. “La plastica, purtroppo, è per sempre…”, esordisce con tono amaro per sottolineare come per molti di quegli oggetti che le mareggiate hanno riportato in spiaggia potrebbero trovarsi in mare da diversi anni. “Rispetto a dieci anni fà, le condizioni del Mediterraneo sono in netto miglioramento per quel che riguarda la presenza di plastiche. C’è maggiore consapevolezza ed anche una nuova sensibilità che inizia a diffondersi. Il che però non significa ancora che non finisca più plastica in mare”, spiega Portella.
Alle volte, il mare torna a ricordarci dei suoi problemi. Come avvenuto con questi depositi di plastica sull’arenile. Un modo per rendere evidente la necessità di un atteggiamento nuovo, più responsabile e per nulla menefreghista. Anche da queste latitudini si “salva” il mondo.