Fiera del mercoledì, solito disastro rifiuti. Esiste un’alternativa alla sospensione punitiva?
Ci risiamo. Al termine della fiera del mercoledì di Siracusa, quando gli operatori smontano le loro bancarelle, è il solito disastro. In terra rimane di tutto, specie nella sezione food che si allunga dalla parte alta di piazzale Sgarlata verso San Metodio. I venditori ambulanti abbandonano pedane in legno, scatole di cartone, buste e bottiglie di plastica, residui di fresco in vendita. La situazione è forse irredimibile. Rimarrebbe da provare l’estrema soluzione della sospensione del mercato che ospita circa 300 bancarelle per una o due settimane. Ma è un’opzione che il Comune di Siracusa non pare interessato a prendere in considerazione.
Dopo aver annunciato operazioni speciali, vigili in borghese, controlli e foto, la situazione è tristemente tornata alla sua ordinarietà. Viene però da chiedersi che senso ha multare chi abbandona un sacchetto per strada (sbagliato, per carità) se poi si tollera un simile sfascio settimanale. Dentro Palazzo Vermexio è corsa a scaricare le responsabilità da settore a settore. Chi deve risolvere il problema? Attività produttive, Igiene urbana o Polizia Municipale? A restare col cerino in mano sono proprio gli agenti della Polizia Municipale, la cui presenza nell’ora in cui si smontano le bancarelle non sarebbe più assidua e attenta come in precedenza.
Resta lettera morta quanto dispone l’articolo 45 del Regolamento di gestione dei rifiuti urbani della Città di Siracusa. Per chiarezza, è un documento redatto e adottato dal Comune. L’articolo 45 è dedicato alla raccolta nei mercati. E spiega che bisogna assicurare “forme di conferimento e raccolta che consentano il più elevato grado di raccolta differenziata”. Inoltre, i concessionari e gli occupanti di posti vendita nei mercati “sono tenuti a spazzare l’area in concessione e lo spazio circostante, sino ad una distanza non inferiore a 1 metro, e conferire i rifiuti generati (…) ponendoli negli appositi sacchi o contenitori eventualmente dati in dotazione dal Gestore del servizio di raccolta o, in alternativa conferendoli direttamente nei CCR mobili eventualmente predisposti a tale scopo”. Queste sono le regole. Vengono rispettate? A prima vista, no.
Ora, gli ambulanti hanno il grosso delle responsabilità. E’ pur vero, però, che il regolamento prevede – lo abbiamo scritto poco sopra – che vi siano contenitori dove buttare i tanti rifiuti prodotti. Si citano anche i Ccr mobili. A occhio e croce, il mercoledì non si vedono nè gli uni nè gli altri.
Se si vogliono fare le cose per bene, allora, esiste un’alternativa alla sospensione punitiva del mercato settimanale di piazzale Sgarlata. E passa per una complessiva riorganizzazione della fiera, con la creazione di tre aree ecologiche e la scrupolosa vigilanza della Municipale sulle modalità con cui gli ambulanti conferiscono i vari rifiuti differenziati.