Parcheggio Damone da chiudere, è scontro. Si aprono nuovi fronti per l’ipotesi di abuso

 Parcheggio Damone da chiudere, è scontro. Si aprono nuovi fronti per l’ipotesi di abuso

L’imminente chiusura del parcheggio di via Damone è il tema del giorno. Tema caldo, caldissimo per la politica siracusana ma non solo. Anche la Procura di Siracusa avrebbe acceso le sue attenzioni sul caso. Nota è la difformità urbanistica dell’area di sosta (S4) realizzata in una zona che, per il Piano Regolatore, era destinata a verde e parco giochi (S3). Possibile che nel Palazzo di viale Santa Panagia si stia valutando se ricorrano gli estremi per la contestazione di un presunto abuso edilizio. Alcuni dei protagonisti recenti dell’intricata vicenda politico-amministrativa potrebbe essere ascoltati come persone informate, nelle prossime ore.
Nessuna dichiarazione ufficiale da Palazzo Vermexio e neanche da parte dei consiglieri di opposizione che hanno scoperto la difformità, Ferdinando Messina (FI) e Ivan Scimonelli (Insieme). Da una parte e dall’altra, sono in corso approfondimenti ed analisi, in previsione anche della “battaglia” in Consiglio comunale. Il 28 gennaio, infatti, l’assise cittadina si riunirà alle 17.30 e all’ordine del giorno ci sono ancora i lavori di riqualificazione Tisia/Pitia con l’annesso parcheggio di via Damone.
La maggioranza fa quadrato attorno all’amministrazione comunale, valutando l’eventuale forzatura come atto compiuto nel superiore interesse della comunità locale (cittadini e commercianti della zona, ndr). Ma un errore – ribattono fonti di opposizione – non può mai essere alla base di un atto o di una realizzazione pubblica. Su un aspetto sono tutti d’accordo: serve un’alternativa a quel parcheggio. Difficile, specie in tempi brevi.
Il consigliere comunale di FdI, Paolo Cavallaro, torna intanto a chiedere l’istituzione di una commissione di indagine sul delicato caso. Pronti a supportare la sua richiesta sarebbero diversi esponenti della minoranza. “Trovo paradossale che l’opinione pubblica si sia scagliata contro chi ha fatto emergere un abuso e non verso chi ha commesso l’eventuale abuso”, spiega. “Mi chiedo, a questo punto, se qualcuno sperava che la cosa sarebbe rimasta segreta?!? Ora bisogna capire come uscire da questa situazione. Io sarei disponibile anche per votare subito la variazione urbanistica ma, visto il vincolo legato al finanziamenti, credo non ci siano alternative all’apertura di una mediazione con il soggetto finanziatore”. Qualora fosse possibile, anche in questa ipotesi i tempi non sarebbero comunque brevi.
Esistono allora altre opzioni, per evitare che vada in crisi l’importante zona commerciale a causa dell’assenza di spazi di sosta? Una prima è stata trovata dagli stessi commercianti che, a loro spese e grazie alla collaborazione della dirigenza scolastica e della ex Provincia, mantengono aperto il parcheggio del liceo Quintiliano nelle ore esxtrascolastiche (72 preziosi posti auto, per soste di max un’ora). Una seconda potrebbe passare da navette di collegamento, magari da piazzale Sgarlata.
E mentre passano le ore, i toni si scaldano e le problematiche aumentano.

 

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