Siracusa. Guerra sull'acqua tra pubblico e privato. Mosse e contromosse: chi vincerà?
Tra curatela fallimentare di Sai 8 e Consorzio Ato Idrico è guerra di nervi. Una corsa contro il tempo per la gestione del servizio, ancora sospesa tra privato e pubblico. Se la volontà politica è chiara (“acqua pubblica”) più accidentato si presenta il cammino. Specie dopo la mossa della gestione provvisoria di Sai 8, che con la cessione del ramo d’azienda anticipata da SiracusaOggi.it (leggi qui) ha messo in difficoltà il già complicato tentativo di accordo tra sindaci e Consorzio per la creazione di una società interamente pubblica. Con quella mossa – a sorpresa, ma non troppo – i privati tornano prepotentemente sulla scena, con Caltacqua sempre alla porta e interessata alle vicende siracusane.
Il commissario dell’Ato, Fernando Buceti, insieme all’assessore regionale ai servizi, Marino, tenta il colpo di coda. Venerdì a Siracusa nuovo incontro con i sindaci che hanno consegnato gli impianti per costituire una cabina tecnica unica per chiedere da subito la riconsegna delle reti e tornare “proprietari” di fatto degli impianti. E questo, presumibilmente, per evitare che nuovi privati subentrati a Sai 8 con l’escamotage della vendita all’asta giudiziaria del ramo di azienda possano “mettere le mani” sulle reti.
Intanto il tempo scorre. Sia per l’asta che per la cessazione della gestione provvisoria. Scadenza 26 maggio. Chi gestirà dopo il servizio?