Gestione servizio idrico, contromossa dei sindaci: costituiamo la società con l'Ato 8
Come fosse un gioco di strategia, a mossa corrisponde una contromossa. E così se la curatela fallimentare di Sai 8 aveva fatto segnare un punto a suo vantaggio nella battaglia per la gestione del servizio idrico, oggi è arrivata la risposta della parte pubblica. Alla decisione dei curatori di mettere all’asta per la cessione un ramo di azienda (dipendenti, banca dati, mezzi) i sindaci e il commissario del Consorzio Ato hanno risposto rilanciando la creazione di una società uninominale sotto l’egida del consorzio stesso per gestire così in house il servizio. Questa mattina a Catania, nella sede della Regione, i primi cittadini di Augusta, Buccheri, Floridia, Lentini, Noto, Pachino, Portopalo, Priolo, Siracusa e Solarino hanno di fatto dato l’ok al commissario straordinario: si crei la società. I Comuni contribuiranno alla nascita della nuova realtà con un contributo proporzionale di 1,50 euro per abitante. Soldi che dovrebbero poi rientrare non appena la Regione stanzierà il contributo per lo start-up. Non si può rimanere in attesa dei tempi della politica, il rischio è quello di ritrovarsi con una gestione ancora privata. Ecco perchè Buceti ha spinto per l’accelerazione vincendo le ultime perplessità dei Comuni. Unica preoccupazione viene dalla situazione politica della Regione. Se con il rimpasto Marino dovesse uscire dalla squadra di governo, il tema del ritorno all’acqua pubblica potrebbe non essere più centrale nell’agenda. “C’è urgenza, il 26 maggio scade la curatela e il servizio non può restare senza gestore. La gestione pubblica unitaria sarà garantita dall’Ato 8”, spiega senza sosta Buceti.
(foto: una precedente riunione)