Siracusa. Rientra la protesta dei lavoratori ex Sai 8. Domani i primi pagamenti, nessun licenziamento
Mattinata ad alta tensione tra i lavoratori ex Sai 8, oggi a guida Ato. Sono tornati a protestare, tra Canalicchio e la sede centrale al centro direzionale di Santa Panagia. Ai cancelli degli impianti hanno affisso il loro pensiero, scritto in rosso su pezzi cartone. “Basta poteri forti”, “Curatela: che interessi?”, “Il tribunale non paga”. Un duro atto d’accusa verso l’ex gestione provvisoria, eppure uscita di scena con la scelta del prefetto di Siracusa di requisire gli impianti e consegnarli per 90 giorni al Consorzio Ato in attesa che i Comuni completino l’iter organizzativo per un ritorno pieno all’acqua pubblica.
A scatenare le nuove proteste, la proposta firma di una liberatoria che avrebbe evitato al Consorzio Ato di rispondere economicamente di tfr o mansioni superiori svolte durante la curatela in caso di licenziamenti. Una soluzione di garanzia, non una vessazione verso i lavoratori. Che raccontano ai giornalisti di capire le motivazioni alla base della scelta del commissario Ortello ma di non potere accettare.
Ma proprio Mario Ortello è riuscito nel pomeriggio a tirare fuori il classico coniglio dal cilindro. E tutto torna alla normalità. Il commissario liquidatore del consorzio Ato ha assicurato che domani saranno pagati ai lavoratori gli stipendi relativi al mese di aprile. Entro la prossima settimana i pagamenti di emolumenti e spettanze in sospeso saranno saldati. Nessuna “liberatoria”, quindi, si cercherà una soluzione alternativa per il passaggio dalla curatela alla gestione Ato. Quanto ai 13 dipendenti a tempo determinato, scongiurato il rischio licenziamento. Anche loro rientrano in quel numero totale di lavoratori a cui va garantita, anche per disposizione prefettizia, la continuità lavorativa.