Siracusa. Lavori a Sala Randone, entro giugno la gara d'appalto. Fondi ok, da Roma e Palermo
Entro la fine di giugno pronta la gara d’appalto per i lavori a Sala Randone. Due lotti per trasformare la struttura in un vero e proprio contenitore culturale. L’assessorato ai lavori pubblici sta predisponendo gli ultimi dettagli, grazie alla disponibilità di fondi inseguiti da circa otto mesi con ostinazione dall’assessore al ramo, Alessio Lo Giudice.
Una parte arriva dalla Regione, attraverso fondi della programmazione europea finalmente disponibili grazie allo scorrimento in graduatoria dei progetti presentati a suo tempo ma “dimenticati” da altre amministrazioni. Seguiti con nuova pervicacia dai tecnici comunali, in meno di un anno sono rientrati tra quelli finanziabili prima e finanziati poi. “Con la collaborazione dell’assessore regionale Bartolotta prima e, in continuità, del subentrato Torrisi”. Il milione e mezzo adesso disponibile servirà per l’acquisto di attrezzature e arredi.
Il grosso delle risorse (2,5 milioni di euro) arriva però da Roma, con fondi ministeriali “recuperati dall’attenta attività amministrativa del sindaco Garozzo”, spiega Lo Giudice che – insieme al primo cittadino- ha seguito da vicino le sorti di quel finanziamento che, anche in questo caso, rischiava di perdersi nel poco interesse siracusano.
Nei giorni scorsi, l’esponente Udc Gianluca Scrofani – in odore di ingresso in giunta – aveva attribuito il merito dello sblocco dei fondi all’attività del solo assessore Torrisi. Un’uscita che per poco non rischiava di mettere in imbarazzo parte della giunta Garozzo, sorpresa della poca attenzione prestata al lavoro svolto negli ultimi mesi dall’amministrazione da parte di chi in maggioranza dovrebbe presto entrare.
Alessio Lo Giudice non si cura del passaggio. “Non facciamo gare a chi deve prendersi i meriti. L’importante è che siamo pronti all’appalto”, si limita a commentare sollecitato sul tema.