Alluvioni e disastri, l'allarme dei geologi
I geologi di Sicilia tornano a lanciare l’allarme, dopo i recenti eventi meteo che hanno flagellato le province di Siracusa e Catania. “I 400 mm di pioggia caduti nella città di Siracusa l’ultima settimana del mese di agosto rappresentano sicuramente un evento eccezionale, ma ciò cui si è assistito subito dopo, con strade allagate e tombini che saltano, la dice lunga sulla pianificazione e gestione del territorio circa al rischio idrogeologico. Tutto questo dimostra come non siamo preparati ad affrontare le piogge autunnali ed invernali”. Sono qparole del presidente dell’Ordine dei Geologi di Sicilia, Fabio Tortorici. “E quello che è avvenuto ad Acireale pochi giorni fanon è altro che il risultato della mancata manutenzione di canali ed impluvi che attraversano le zone urbane ed extraurbane della nostra Isola”.
Il presidente dei geologi siciliani pone l’accento sulla incuria circa gestione e manutenzione delle opere di mitigazione del rischio alluvioni, come argini e briglie. “Varie sono le autorità che si dovrebbero occupare della questione –aggiunge Tortorici- dagli assessorati regionali alle Risorse Agricole, alle Infrastrutture, al Territorio ed Ambiente, al Demanio, ai Comuni ed altre ancora. Ma in questa giungla di competenze frammentate, manca una precisa regia che eviti di giocare a scarica barile”. Il presidente conclude sottolineando la gravissima carenza in organico dei geologi negli uffici pubblici “la cui presenza è davvero ridotta all’osso, per chi seriamente intende gestire il territorio di una regione in cui il rischio geologico è tra i maggiori d’Italia”.
(foto: Fabio Tortorici, presidente Ordine Geologi di Sicilia)