Siracusa. Servizio idrico, martedì in Consiglio Comunale. E Vinciullo e la Di Marco si allontanano…
La legge che ha contribuito a riportate l’acqua pubblica nel siracusano porta il loro nome, ma tra Enzo Vinciullo e Marika Cirone di Marco oggi le posizioni sono distanti. Se il primo ha chiesto, insieme ai colleghi deputati Gianni e Marziano, un commissario ad acta per sciogliere i nodi della nuova gestione del servizio idrico integrato, la Di Marco chiede più rispetto per il Consiglio Comunale, “unico deputato a compiere le scelte in materia”. Martedì l’assemblea cittadina si ritroverà al quarto piano di Palazzo Vermexio per discutere proprio del tema. “La legge regionale che porta anche il mio nome ha ridato ai Comuni il diritto ad autodeterminarsi nella materia, liberandoli dalle strette della gestione fallimentare e da scelte sempre più gravose e meno convincenti e a questo le undici amministrazioni destinatarie del provvedimento hanno saputo uniformarsi”, scrive la Cirone Di Marco in una sua nota.
“Certo, meglio sarebbe stato che i Comuni cogliessero della legge l’indicazione ad associarsi ,anziché’ procedere isolatamente.Cosi non è’ stato ma si deve dare atto al sindaco di Siracusa di avere provato ad aggregare. Le decisioni che vedranno insieme Siracusa e Solarino sono molto delicate e bene hanno fatto quei consiglieri comunali che hanno chiesto chiarimenti e un supplemento di istruttoria all’amministrazione”, aggiunge la deputata regionale. “Auspico che l’affidamento della gestione a privati sia limitato a un solo anno, esattamente come ha indicato il Consiglio Comunale con un suo chiaro e inequivocabile atto di indirizzo; qualsiasi altra soluzione si presenterebbe come un ritorno al passato”.