Siracusa. Divieto di dimora per un 36enne: falsi documenti per costruire cappelle funebri al cimitero
Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Siracusa, Praticia Di Marco, ha disposto la misura del divieto di dimora nel Comune di Siracusa per Marco Fazzino. Il 36enne era stato coinvolto nell’operazione della Polizia di Stato che nel luglio del 2013 portò alla sua denuncia per truffa aggravata e falsità materiale aggravata.
Secondo le indagini, mediante artifizi e raggiri Fazzino avrebbe materialmente prodotto della falsa documentazione amministrativa per il rilascio, a vari soggetti, delle necessarie autorizzazioni per la edificazione di cappelle funebri all’interno del Cimitero di Siracusa. In una circostanza, si sarebbe fatto consegnare da un commerciante e da un professionista di Siracusa la somma complessiva di 32.000 euro per la edificazione di monumenti funebri. A loro avrebbe fatto credere loro di volturare pregresse autorizzazioni rilasciate a terzi soggetti, ignari del raggiro, esibendo alle vittime dei documenti su carta intestata del comune di Siracusa, rilevatisi del tutto falsi.
Non è escluso che altri siano caduti nel raggiro, magari agevolate dal fatto che l’uomo lavorava come muratore proprio al cimitero. Dalla Questura di Siracusa si invitano eventuali cittadini che abbiano avuto contatti simili l’uomo a denunciare tutto alla Digos.