Siracusa. Galioto, Ugl: "No alle estrazioni di idrocarburi, ingenti i danni già causati in provincia"
“Le posizioni del Governo Renzi non fanno presagire nulla di buono. Dopo anni di sfruttamento della Sicilia e delle sue risorse, l’aumento delle estrazioni di idrocarburi per salvare i conti dell’Italia non può essere la soluzione. Per questo auspichiamo che il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, prenda al più presto le distanze da queste imposizioni”. Lo afferma il segretario provinciale dell’Ugl Siracusa, Antonio Galioto, il quale aggiunge: “Dovrebbe essere abolito e categoricamente dimenticato l’ordine di trivellare, trivellare e trivellare. E non c’è spazio per fraintendimenti. Dire che il nostro Paese è al primo posto per riserve di petrolio in Europa e che queste risorse restano non sfruttate, mentre si potrebbe raddoppiare la sua produzione di idrocarburi a circa 22 milioni di tonnellate equivalenti a maggiori entrate fiscali dello Stato di 2,5 miliardi ogni anno, vuol dire non solo non conoscere i danni che le estrazioni di idrocarburi hanno prodotto nel territorio siciliano e nella provincia siracusana in particolar modo, ma anche ignorarne la complessità e dimenticarsi ancora una volta delle popolazioni che sono costrette a subire tutte le problematiche connesse alle estrazioni. Chiediamo dunque il superamento del bonus idrocarburi e di utilizzare il fondo per l’inclusione sociale e la messa in sicurezza del territorio, oltre che per il sostegno ai giovani e ai lavoratori disoccupati e senza ammortizzatori sociali e, ancora, anche la card carburanti, agevolazione fiscale per l’acquisto costo del carburante, proposta sparita nel dimenticatoio, dato che le risorse destinate alla popolazione siracusana come minimo rimborso per tutti i danni creati dal petrolio, sono state dirottate altrove”.