Rilasciato il motopesca sequestrato in Egitto. L'Alba Chiara prosegue nella battuta di pesca "per ammortizzare i danni"
E’ stato rilasciato dalle autorità egiziane il peschereccio Alba Chiara di Siracusa, dirottato ieri al porto di Alessandria per accertamenti. A dare l’annuncio è il presidente regionale dell’Associazione pescatori marittimi professionali (Apmp), Fabio Micalizzi che ha raggiunto al telefono satellitare il comandante del motopesca siracusano, Raimondo Sodano. Lui e gli uomini del suo equipaggio, però, non rientreranno in Italia. “Resteranno a pescare nel Mediterraneo per ammortizzare le spese”, dice Micalizzi.”Gli hanno sequestrato il pesce e il peschereccio ha subito danni durante il fermo da parte dei militari egiziani. Per questo presenteremo un esposto alle Procure di Catania e di Siracusa perchè si è trattato di un abuso da parte delle autorità egiziane”. I pescherecci – oltre all’Alba Chiara è stato sequestrato anche il Jonathan – si trovavano in acque internazionali. Anche perché il blue, box che è un sistema di controllo satellitare, in caso di sconfinamento manda un segnale in Italia e non è avvenuto.
Il deputato Pd Sofia Amoddio si è affrettata a spiegare che “non si tratta di un problema politico, di sicurezza o di terrorismo, bensì di un problema giuridico.L’equivoco sarebbe nato dal fatto che i pescherecci si trovavano all’interno di quella che viene definita zona economica esclusiva”.
Il motopesca siracusano era stato “sequestrato” ieri, intorno alle 17.30, dalle autorità egiziane. A bordo dell’Alba Chiara, come fa sapere l’armatore, Nino Moscuzza, “ci sono 7 persone, 6 extracomunitari e il comandante che è di Pozzallo”.