Siracusa. Gettonopoli, Marziano e Zappulla : "Giusta indignazione, si corra ai ripari"
“Provvedimenti concreti per recuperare la fiducia dei cittadini”. Li invocano i deputati nazionale e regionale, Pippo Zappulla e Bruno Marziano del Pd alla luce della bufera che si è abbattuta nelle ultime settimane su palazzo Vermexio alla luce della vicenda “Gettonopoli”. I due esponenti del Partito Democratico parlano senza mezzi termini. “Quanto emerso al Comune -premettono i due parlamentari – testimonia la necessità di mantenere altissima l’asticella della trasparenza. Giusta l’indignazione che una parte consistente dell’opinione pubblica ha ritenuto di fare emergere in vario modo”. Zappulla e Marziano evidenziano che “una legge regionale che si basava sul principio nobile di garantire anche ai lavoratori dipendenti il diritto di svolgere attività politica, utilizzata maldestramente insieme ad un regolamento del consiglio comunale con troppi spazi per l’abuso, hanno prodotto situazioni abnormi”. Alcune responsabilità politiche, a prescindere dagli eventuali reati personali, al vaglio della Procura, secondo Marziano e Zappulla, sarebbero evidenti. “Opportune- commentano- le dimissioni rassegnate dai presidenti di commissione. Responsabilità sono da attribuire, però, anche ai capigruppo, al sindaco, Giancarlo Garozzo e alla sua amministrazione che avrebbero dovuto esercitare meglio il proprio ruolo. E non serve – alzano il tiro Zappulla e Marziano -appellarsi al mancato intervento legislativo della Regione perché è risaputo che nella passata legislatura Garozzo e numerosi altri consiglieri ebbero a contrastare le modifiche proprie al regolamento e alla legge regionale”. Indice puntato anche contro il presidente del consiglio comunale, Leone Sullo, a cui i due esponenti del Pd riservano una “particolare menzione negativa”. “Ci saremmo aspettati- chiariscono così la ragione del dissenso- le sue dimissioni, avendo precise e inequivocabili responsabilità istituzionali nel funzionamento del consiglio e della commissioni”. I due deputati non dimenticano “le tante cose buone fatte dalle commissioni e dal consiglio. Le esagerazioni, gli sprechi, i palesi errori commessi non possono cancellarle, così come -proseguono – riteniamo sbagliata l’omologazione al peggio per tutti i consiglieri comunali. Molti, in buona fede, hanno pagato il prezzo dell’inesperienza, mentre per altri e altre non possono essere cancellate battaglie di rigore e di coerenza importanti. Ora però-concludono Marziano e Zappulla- si prendano provvedimenti concreti, mentre è chiaro- occorre accelerare l’approvazione della nuova legge regionale per dare regole certe, serie e rigorose su alcuni aspetti in particolare” .