Pachino. La Polizia entra in classe, incontro sull'uso di stupefacenti con gli studenti dell'istituto Calleri

 Pachino. La Polizia entra in classe, incontro sull'uso di stupefacenti con gli studenti dell'istituto Calleri

La Polizia in classe per mettere i giovani in guardia dall’uso di stupefacenti. Nell’ambito del percorso di legalità, avviato in collaborazione con l’istituto scolastico professionale Paolo Calleri, il dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Pachino, ha infatti tenuto un incontro con gli studenti della scuola in questione.
L’appuntamento, che ha potuto contare anche sulla presenza del dirigente scolastico Ferrarini e del vice dirigente Cicciarella, ha rappresentato l’occasione per ribadire come la conoscenza sia l’arma più preziosa. Rimarcata, nell’ambito dell’incontro, la differenza tra reato e illecito amministrativo, mentre un’attenzione tutta particolare è stata riservata al fenomeno crescente della guida sotto l’effetto si sostanze stupefacenti che continua a mietere vittime così come la guida in stato di ebbrezza. L’interazione coi giovani studenti ha permesso di comprendere come uno dei problemi maggiormente sentiti sia quello del cosiddetto “branco”. Del bisogno, cioè, di sentirsi protetti e che porta i giovani ad aggregarsi, allineandosi con “chi si sente il più forte”, scadendo in atti di prepotenza, arroganza, di bullismo in senso stretto.
Un’altra tematica affrontata è stata quella della depressione o meglio del cosiddetto mal di vivere, un malessere che si ha dentro e non si capisce cosa sia, che dà l’impressione di trovarsi in una selva oscura. Ma dal mal di vivere – è stato spiegato – si può uscire unicamente condividendo la sofferenza, manifestando le emozioni senza cercare a tutti i costi di contenerle per paura, riscoprendo la bellezza degli amici, il piacere di vivere e non sopravvivere. Perché come scriveva Marcel Proust: “Il vero viaggio di scoperta non è vedere nuove terre ma avere nuovi occhi”. Così si è concluso l’incontro con l’immancabile foto ricordo e gli applausi degli studenti.

 

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