Pallanuoto, A2. L'Ortigia perde ancora, disfatta al Foro Italico
Quarta sconfitta consecutiva per l’Ortigia, oggi in vasca al Foro Italico contro la Roma Nuoto, 13-11 il risultato al termine di una gara giocata bene solo a tratti e caratterizzata da qualche errore di troppo da parte dei siracusani, soprattutto negli ultimi due tempi di gioco. Il primo gol dell’incontro arriva a 4:32 dallo scadere, con Di Luciano abile a sfruttare una ripartenza. I padroni di casa non si disuniscono e, ai gol di Abela e Danilovic, rispondono con Wendt e una doppietta di Faiella. Il secondo tempo dei biancoverdi è giocato in maniera impeccabile, con tripletta di Danilovic e una marcatura a testa per Vinci ed Abela. Si va all’intervallo con un parziale di 5-3 per i siracusani. Al rientro, però, l’Ortigia sbaglia un rigore con Di Luciano (tirato fuori) e subisce così la rimonta dei capitolini che inanellano tre reti consecutive chiudendo 10-8. L’ultimo tempo vede avanti ancora la Roma, brava a sfruttare al meglio le occasioni sotto porta e qualche errore in attacco degli aretusei. La gara si conclude quindi con il risultato finale di 13-11.
Al termine della gara, il tecnico Gino Leone ha analizzato la sconfitta dicendosi comunque soddisfatto di quanto fatto vedere dalla sua squadra questo pomeriggio. “Abbiamo giocato una buona partita e ho rivisto nei ragazzi quel carattere che avevo chiesto nelle ultime settimane – ha detto Leone. La squadra ha combattuto e ha fatto vedere anche qualche bella trama di gioco. Purtroppo, come spesso ci accade nelle ultime giornate, paghiamo alcune distrazioni che, alla lunga, incidono sul risultato. In un paio di occasioni, infatti, abbiamo avuto la possibilità di incrementare il vantaggio, ma i padroni di casa sono stati bravi a sfruttare i nostri errori a loro vantaggio. Oggi ho davvero poco da recriminare perché mi è piaciuto lo spirito con cui siamo andati in acqua. Da questo momento in poi per noi saranno tutte finali, ma sono fiducioso perché finalmente ho rivisto una bella squadra – ha concluso il tecnico aretuseo.”