Avola. Il sindaco Luca Cannata sfata un tabù: "Sussidi come ai migranti anche per i nostri cittadini"
“Abbiamo un’emergenza sociale, lo Stato deve intervenire”. A lanciare il grido di allarme è Luca Cannata, sindaco di Avola e vice presidente vicario di Anci Sicilia. Insieme ad altri primi cittadini siciliani ha deciso di rivolgersi direttamente al premier Renzi, chiedendo per i cittadini in difficoltà le stesse attenzioni che vengono rivolte agli immigrati. “Ormai la situazione è diventata insostenibile – racconta Cannata – sempre più persone si rivolgono ai sindaci per emergenze sociali: chi ha perso il lavoro ed ha più di 50 anni con figli a carico non sa più di cosa vivere. Penso anche a chi ha una pensione di 600 euro e deve mantenere il figlio trentenne e pagare l’affitto. Serve una soluzione”.
E la soluzione, secondo il sindaco di Avola, esiste. “Un sussidio straordinario per permettere alla gente di vivere con dignità. Lo Stato deve preoccuparsi anche dei cittadini italiani, non solo degli immigrati. Noi siamo per l’integrazione, per dare un aiuto a chi fugge dalla guerra e cerca asilo politico, va bene dare loro vitto e alloggio, ma è corretto che anche i nostri cittadini abbiano la garanzia per poter vivere. Lo Stato deve fare qualcosa per i nostri connazionali che versano in gravi difficoltà”.