Salme dei migranti all'ospedale di Augusta, per Vinciullo "attacco scriteriato della Borsellino e di Crocetta"
“Sono fortemente preoccupato per l’attacco scriteriato, insensato e privo di alcuna veridicità che ieri l’Assessore della Salute e il Presidente della Regione hanno rivolto alla struttura ospedaliera di Augusta e a tutto il personale medico e paramedico”. Lo dichiara il deputato regionale Vincenzo Vinciullo che afferma: “Le accuse, assolutamente infondate, dimostrano 2 cose: o assoluta ignoranza sulla tematica riguardante il ritrovamento di un cadavere la cui morte non è naturale oppure una volontà inspiegabile di colpire l’ospedale di Augusta”. A detta di Vinciullo, infatti, l’assessore Borsellino, che è stata dirigente generale dell’assessorato della Salute durante il governo Lombardo, “dovrebbe sapere che l’ospedale di Augusta non era nelle condizioni di accogliere 17 cadaveri, anzi dovrebbe sapere che tutti e 5 gli ospedali della provincia di Siracusa non sono nelle condizioni di accogliere 17 cadaveri. Sfugge forse all’assessore Borsellino – prosegue Vinciullo – che i medici e i paramedici dell’ospedale di Augusta non sono andati in giro a raccogliere cadaveri, ma qualcuno glieli ha portati dentro l’ospedale”. E il deputato regionale si chiede: “Cosa potevano fare i medici? Opporsi a una volontà superiore, lasciando i 17 morti sulla banchina del porto commerciale di Augusta?”. E allora Vinciullo si dice sorpreso delle dichiarazioni del dirigente generale, che si allinea sulle posizioni di Crocetta e della Borsellino “senza assumere un atteggiamento autonomo e critico”. Senza contare poi che per Vinciullo l’ex dirigente generale “non ha il coraggio di dire che se oggi l’ospedale di Augusta è in queste condizioni lo si deve a lei e al suo Assessore della salute, Russo, che con notevole ritardo hanno inviato al ministero della Salute la programmazione dei fondi ex articolo 20 della legge 67/88, che prevede uno stanziamento di quasi 10 milioni di euro per l’ospedale in questione. E responsabile di tutta questa vicenda – conclude Vinciullo – sono il Governo Nazionale e i dirigenti dei ministeri, che hanno portato 17 cadaveri nel porto di Augusta anziché a Catania, dove la presenza di più strutture ospedaliere avrebbe potuto consentire di distribuire i vari cadaveri nei vari ospedali, senza creare l’ingorgo che invece si è creato all’ospedale di Augusta”.