Siracusa. Giornata Mondiale del Rifugiato, celebrazioni con l'Inda in Latomia
Con lo spettacolo “Alla ricerca di una terra straniera più amica della nostra patria” si sono chiuse le celebrazioni per la Giornata Mondiale del Rifugiato. All’esibizione, una sorta di articolato flash mob, hanno preso parte i ragazzi dell’Accademia d’arte del dramma antico con la partecipazione straordinaria di Moni Ovadia e Mario Incudine, accompagnato dalla sua band.
L’appuntamento, organizzato dalla Fondazione Inda in collaborazione con la sovrintendenza ai Beni culturali, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) e la Erg, ha preso il via nella cavea del Teatro Greco di Siracusa. Prima le parole di Antonella Basilone, in rappresentanza dell’Alto commissariato, poi una breve esibizione di Mario Incudine e dei ragazzi dell’Accademia che hanno cantato “Strati di Paci”, uno dei successi del cantautore ennese.
“Oggi ci siano 59 milioni di persone in fuga da guerre e persecuzioni”, ha ricordato la Basilone. “In questa giornata è indispensabile celebrare il valore dell’umanità e della pace”. Dopo la messa in scena dello spettacolo “Le Supplici”, le celebrazioni sono proseguite alla Latomia del Paradiso.
Un “secondo tempo” aperto dal sovrintendente della Fondazione Inda, Gioacchino Lanza Tomasi, insieme ad Enrique Barón Crespo, ex presidente del Parlamento Europeo, ministro del Turismo e dei Trasporti in Spagna dal 1982 al 1985 e presidente del gruppo del Partito socialista europeo dal 1999 al 2004. “Per noi europei – ha detto tra l’altro -deve essere un obbligo portare avanti una politica di solidarietà anche perché per la prima volta dopo mezzo secolo viviamo in pace tra noi. La nuova sfida, adesso, è essere capaci di portare avanti il processo di pace in tutto il Mediterraneo”.
Dopo il messaggio, molto applaudito, di Barón Crespo, la scena è stata tutta dei giovani che hanno presentato una performance di parole e musiche preparata dai docenti dell’Accademia.
In scena tutte le sezioni: Junior, Primavera, Primavera avanzato e “Giusto Monaco”. In totale, quasi 100 ragazzi dai 5 anni in su, per recitare testi di Ovidio, Omero, Tucidide, Pindaro e Marlowe accompagnati da Mario Incudine e dalla sua band.
Un generoso Moni Ovadia ha recitato “Lingua e dialettu” di Ignazio Buttitta insieme ai piccoli dell’Accademia. A chiudere la serata un trascinante ballo sulle note di “Italia talia” di Mario Incudine.
(foto: Franca Centaro)