L'incubo della Siracusa-Rosolini e le poche attenzioni del Cas. "Class action per risarcire gli automobilisti"
Spostarsi sulla Siracusa-Rosolini in direzione sud è anche quest’anno una autentica odissea. Soprattutto nel fine settimana, quando aumenta il flusso di auto verso la zona meridionale della provincia e le sue spiagge ed attrazioni.
Tutta colpa di lavori infiniti e che impegnano qualcosa come quattro chilometri di tratta autostradale, costringendo a lunghi tratti ad una sola corsia per senso di marcia su unica carreggiata. Non una novità, anche lo scorso anno identiche scene e sempre nei mesi più caldi dell’anno e non solo dal punto di vista metereologico.
I siracusani sono costretti a subire, con il Cas – il Consorzio Autostrade Siciliane, responsabile del tratto – che appare distante dalla sua sede di Messina e non esattamente interessato.
Per cercare di mettere pressione proprio sul Cas, magari in maniera più incisiva di sit-in e raccolte firme, c’è chi lancia l’idea della class action. Ovvero un risarcimento di massa per i disagi subiti che colpendo la “tasca” possa indurre a maggiore attenzione.
L’idea è del consigliere comunale di Siracusa, Salvo Sorbello. “Al sindaco chiedo di farsi promotore di un’azione legale in sede civile per chiedere un risarcimento danni. Che i siracusani stiano dovendo fare i conti con indiscutibili danni economici legati al disagio che si vive transitando su quella autostrada è indiscutibile. Penso agli automobilisti incolonnati, a chi ha perso aerei e coincidenze per le code infinite ma penso anche agli operatori economici che stanno dovendo fare i conti con disdette di prenotazioni o con un calo di vendite”.
Il Comune – nei piani di Sorbello – potrebbe aprire tramite il suo ufficio legale uno sportello online, da raggiungere con link sul sito web istituzionale. E lì chi volesse potrebbe accodarsi con nome e cognome alla class action a guida comunale. “Una richiesta di risarcimento in sede civile che possa valere soprattutto come strumento di forte pressione sul Cas”.
Il tratto autostradale diventato un incubo per centinaia di automobilisti ricade nel territorio di Siracusa, motivo per cui il Comune capoluogo potrebbe farsi promotore della class action.