Siracusa. Imprenditori e ambientalisti, lo scontro è servito sul Resort di Ognina
Come era facile prevedere, il progetto per la costruzione di un resort ad Ognina diventa nuovo terreno di scontro. Nota la posizione degli ambientalisti che ben prima della conferenza dei servizi e della presentazione di carte e documenti hanno anticipato il loro “no” ad ogni forma di simile intervento.
Adesso prendono ufficialmente posizione anche gli imprenditori. “E’ stato inconcepibile affidare alla stampa giudizi sommari, pareri dall’evidente saccenza ideologica o peggio ancora sproloqui pseudolegali quando nemmeno la prima conferenza dei servizi, che si è riunita soltanto ieri per il primo incontro preliminare, era ancora avvenuta”, scrive in una nota al vetriolo il presidente della Consulta dei Giovani Imprenditori, Gianpaolo Miceli.
“Si tratta del riacuirsi del malsano vizio siracusano dello schieramento aprioristico per costruire immaginarie barricate e cominciare a lottare con lo stesso vigore e pervicacia di Don Chisciotte”, aggiunge con sarcasmo prima di mettere in fila gli ultimi elementi di scontro che avrebbe finito per bloccare ogni attività a Siracusa.
“Che si tratti di Pillirina, Ognina, Largo Scibilia, trenino di Pantalica o del nome di un malcapitato sovrintendente poco gradito, il mulino a vento di turno per fortuna non manca mai e le indubbie capacità mediatiche di cui questi paladini sono in possesso riescono poi, in molte occasioni, a trasformare questi novelli Don Chisciotte da cavalieri visionari e un po’ ridicoli addirittura in salvatori della Patria”.
Lo scontro è servito. Anche se Miceli ci tiene a precisare che il suo vuole essere un invito al dialogo, senza pregiudizi, e non ad una rottura delle “relazioni” oltre alle idealistiche barricate createsi nell’immaginario collettivo tra “ambientalisti” e “cementificatori”. E a proposito di inviti, la Consulta dei Giovani Imprenditori ne ha uno anche per il sindaco e per il Consiglio Comunale. “Ascoltate seriamente la proposta degli investitori, decidendo sulla questione in tempi civili e ragionevoli e ignorando fin quando possibile il cicaleccio proveniente dai social media e dai comunicati stampa, per concentrarsi esclusivamente sulla serietà, fattibilità e sostenibilità della proposta”.