Siracusa. Delitto Eligia Ardita: campioni di saliva per mappare un Dna femminile
A chi appartiene quel campione di Dna femminile trovato nella casa di via Calatabiano? Non è della sfortunata Eligia Ardita, che in quella abitazione ha trovato la morte per mano del marito, reo confesso. Ma gli investigatori vogliono andare a fondo e scoprire a chi appartiene quella traccia biologica e se possa avere un collegamento – un coinvolgimento – con il delitto avvenuto tra quelle pareti.
I Ris di Messina hanno richiesto vari campioni di saliva. Dei familiari della infermiera siracusana ma anche di altre persone. Tra cui una vicina di casa, la cui posizione è al vaglio degli inquirenti. Non risulterebbe indagata e la sua versione dei fatti avrebbe trovato più riscontri. Per scrupolo, però, si vuole verificare ogni pista.
Compresa quella dell’eventuale coinvolgimento di terze persone che avrebbero potuto aiutare Leonardi, in carcere a Milano, nelle fasi immediatamente successive all’omicidio o negli otto mesi trascorsi dal delitto alla confessione. La famiglia di Eligia Ardita ha più volte chiesto agli investigatori di battere questa strada, convinta che qualcun altro abbia avuto un ruolo in quella drammatica notte.