Siracusa. Banchi vuoti e malinconici sorrisi per Iano "'U Sceriffo", l'ultimo saluto all'uomo buono
Niente chiesa gremita, qualche timido omaggio floreale e il rammarico per una città che dimentica in fretta i suoi “personaggi”. Si, perchè Iano “u’ Sceriffo” ha rappresentato per la Siracusa dai tardi anni 70 ai primi 90 una sorta di mito metropolitano, entrando nell’immaginario collettivo e nei modi di dire dialettali.
Lui così genuino, con un aggettivo spesso fastidioso diremmo “diverso”, perchè alieno da un mondo che iniziava a cambiare perdendo la sua dimensione più genuina.
“Lo Sceriffo” dirigeva il traffico, battibeccava con gli automobilisti, condivideva caffè e saluti in moto o sulla sua Ape con quel suo sorriso sdentato e tremendamente umano.
E’ morto di martedì, nel centro Orione, la struttura che lo ha ospitato e coccolato nell’ultimo decennio. Mercoledì 30 dicembre i funerali, nella chiesa di Sant’Antonio da Padova, alla Pizzuta. Tra banchi vuoti e qualche malinconico sorriso dedicato ad un uomo buono che provava a rendere migliore, a suo modo, la città. Aveva 73 anni e il suo vero nome era Sebastiano Di Giorgio.
(foto Maurizio Barone)