Siracusa. Ufficio tributi, la denuncia: "Rischio paralisi, lavoratori Socosi emarginati"
Giorni cruciali per i lavoratori Socosi ed Util Service. A fine mese scadenza dell’ennesima proroga tecnica dell’appalto del Comune di Siracusa, ma sul futuro incombono soprattutto due pronunciamenti decisivi: il 13 gennaio tocca al Cga (adito dal consorzio Gsa Europromos che si è aggiudicato la nuova gara per i servizi), l’indomani è la volta del Tar.
Ma a creare tensione, secondo la denuncia della Filcams Cgil, è soprattutto la situazione creatasi all’interno dell’ufficio tributi (che si avvale di personale Socosi, ndr), con i lavoratori dell’appalto “messi nell’impossibilità di svolgere le loro mansioni perchè non arrivano loro le pratiche”, denuncia il segretario della Filcams Cgilm, Stefano Gugliotta.
Nell’ultimo periodo si sarebbe registrato un decremento sostanziale delle pratiche che possono essere lavorate dagli operatori dell’appalto, con una conseguente stasi dell’operatività dell’ufficio “a danno dei cittadini costretti a lunghe file”.
La produttività dell’ufficio sarebbe così compromessa, per il sindacato, che ha inviato una lettera al sindaco Garozzo chiedendo un incontro urgente. “Vorremmo capire perchè non si mettono in campo azioni propedeutiche alla funzionalità dell’ufficio, quali il pieno utilizzo del personale dell’appalto oltre che una revisione dei sistemi. Ipotizzare un incremento del personale dipendente del Comune di Siracusa come pare i funzionari dell’ufficio stiano ipotizzando, potrebbe quindi apparire strumentale quanto allarmante”, dice ancora Gugliotta.
“La sensazione sgradevole è quella, che in prossimità degli sviluppi dell’iter giudiziale dell’esito della gara per i servizi generali e di supporto del Comune di Siracusa, si stia mettendo in moto una palese strumentalizzazione per far apparire inoperosi gli stessi lavoratori dell’appalto. Non è possibile che per giustificare esuberi nell’ambito dell’Ufficio Tributi si permetta a qualcuno di non far funzionare l’ufficio stesso, cosa che determinerebbe un danno per l’erario e per le casse comunali”.