Malta. Liberato il peschereccio Mariella, in serata il rientro a Siracusa
Finisce la brutta avventura che ha riguardato i quattro componenti l’equipaggio del peschereccio siracusano Mariella, bloccato a Malta per via di un problema di sconfinamento, a seguito di un’avaria al motore. Un incubo cominciato il 9 dicembre scorso. Dopo una serie di interlocuzioni con i rappresentanti delle istituzioni del territorio e quelli del governo maltese, oggi le autorità hanno deciso di liberare l’imbarcazione, posta in stato di fermo dalle motovedette della locale capitaneria dopo avere fatto ingresso nella rada maltese. Tra le accuse contestate ai siracusani, delle presunte irregolarità in tema di pesca e di tenuta dei registri di carico e scarico del pescato. Due dei componenti dell’equipaggio avevano già fatto rientro a Siracusa. Fino ad oggi sono,invece, rimasti a Malta il comandante insieme a uno dei suoi marinai. Soddisfatto il sindaco, Giancarlo Garozzo. “Felice soluzione- commenta – ma questa vicenda pone con urgenza l’esigenza di garantire sicurezza agli operatori del settore. del governo nazionale, ma la soddisfazione del momento non può far dimenticare i rischi che la nostra marineria corre tutti i giorni nel Mediterraneo. Un problema – conclude il sindaco Garozzo – che deve essere affrontato e risolto in tempi brevi con la collaborazione di tutti, soprattutto dei paesi che fanno parte dell’Unione europea e con i quali intratteniamo regolari relazioni diplomatiche”. Ad annunciare, nel pomeriggio, l’ok delle autorità maltesi al rientro del motopeschereccio, il deputato regionale Vincenzo Vinciullo insieme al consigliere comunale Salvo Castagnino. La comunicazione è partita dal sottosegretario alla Pesca, Giuseppe Castiglione, a cui, per il presidente della commissione Bilancio dell’Ars , va riconosciuta la proficua attività avviata insieme ai funzionari del ministero. Nei giorni scorsi Vinciullo aveva incontrato il sottosegretario a Roma proprio per sollecitare la liberazione del motopeschereccio. “Si conclude positivamente- commentano Vinciullo e Castagnino-una pagina drammatica vissuta dalla marineria siracusana, ancora una volta oggetto di attacchi da parte di autorità di Paesi che si affacciano sul Mediterraneo”.