Priolo. Ias, cambiano le regole del gioco. Di Marco e Vinciullo: "Facciamo chiarezza"
Il destino dell’Ias, in termini di attività e di salvaguardia dei posti di lavoro, al centro di un intervento dei deputati regionali Marika Cirone Di Marco e Vincenzo Vinciullo, convinti che il dibattito in corso da giorni sul futuro del depuratore consortile non stia tenendo conto di un aspetto fondamentale e cioè “del fatto che, da qui a qualche ora, potrebbero cambiare, e questa volta definitivamente, le norme vigenti in materia di società partecipate, a qualsiasi titolo, dalla Regione e dai suoi Enti sparsi su tutto il territorio della Sicilia. La Commissione Bilancio-spiegano i due parlamentari dell’Ars- ha predisposto una serie di articoli attraverso i quali si stabilisce definitivamente che i componenti dei Consigli di Amministrazione di tutte le società debbano essere tre, che i commissariamenti non possono durare più di 90 giorni e che le società, comunque partecipate dalla Regione, devono modificare i loro statuti nel rispetto della norma che, da qui a qualche ora, verrà approvata dal parlamento siciliano”. In altre parole, il commissariamento dell’Irsap, l’ex Asi, non può durare più di tre mesi. “Saranno tre i componenti del suo Cda- proseguono Di Maro e Vinciullo- così come tre saranno i componenti del consiglio d’amministrazione dell’Ias, che entro 60 giorni deve modificare il suo statuto anche in merito ai patti parasociali”. Altra puntualizzazione riguarda il ruolo del commissario, che è “ad acta” e non può, pertanto, compiere scelte che sconvolgano “la vita dell’Ias e dei suoi lavoratori. Sarà il nuovo consiglio d’amministrazione a dettare, invece, le linee guida, affinché l’Ias continui a svolgere- concludono i due deputati regionali- il ruolo pubblico di controllo del territorio e le competenze e conoscenze dei lavoratori continuino ad essere a tutela dell’ambiente”.