Siracusa. Lukoil, autobotti in coda nella mattina. Protesta per Rendelin, vicenda in Prefettura
Tolti, poco dopo le 13, i blocchi davanti alla portineria dell’area Lukoil. Una protesta scattata nelle prime ore della mattina ai cancelli dell’impianto della zona industriale con decine di autobotti all’esterno e in fila. Una protesta che ha riportato d’attualità la vertenza dei 18 lavoratori della Rendelin dopo un cambio appalto che non ha condotto – come invece era previsto – al loro riassorbimento con la nuova ditta (la Stam). 7Se ne discuterà domani in prefettura nel tentativo di risolvere la vicenda dei lavori metalmeccanici all’interno della raffineria.
“Ringraziamo Sua Eccellenza il Prefetto per la sensibilità e l’attenzione mostrata immediatamente – hanno commentato i segretari generali di Fiom, Fim e Uilm, Sebastiano Catinella, Gesualdo Getulio e Marco Faranda – Chiediamo che gli accordi sottoscritti in Confindustria vengano rispettati e che questi lavoratori vengano immediatamente assunti dalla ditta subentrata”.
La protesta di questa mattina, limitata al blocco delle autobotti davanti alla portineria, scaturisce dalla mancata assunzione di 4 dei primi 12 lavoratori che da Rendelin devono transitare alla Stam, l’azienda succeduta nell’appalto per verniciature industriali.
“Si tratta di quattro lavoratori che sono già stati licenziati e che, oggi, non hanno nessun emolumento – hanno aggiunto i tre segretari – Non possiamo accettare ritardi e rinvii ingiustificati, anche perché, tra non molto, si dovrà procedere, con il passaggio dei restanti dieci lavoratori ancora operanti con Rendelin”.
Fiom, Fim e Uilm lamentano anche il mancato allestimento dell’area cantieri all’interno di Lukoil. “Questo determina anche limiti alla stessa sicurezza, – hanno concluso Catinella, Getulio e Faranda – dal cambio delle tute agli altri sistemi necessari ai lavoratori metalmeccanici. Una condizione inaccettabile. Chiediamo il rispetto degli accordi e la garanzia di tutti i diritti per questi lavoratori”.