Siracusa. Inda, Carlo Cerciello il regista di Fedra di Seneca
Sarà l’artista napoletano Carlo Cerciello a dirigere “Fedra” di Seneca, il regista che ha vinto nel 2015 con “Scannasurice” il premio come miglior spettacolo assegnato dall’Associazione nazionale dei critici di teatro. L’opera latina, inserita nel programma del cinquantaduesimo ciclo di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa, sarà messa in scena dal 23 al 26 giugno per poi iniziare la tournée nei teatri di pietra siciliani. Per Cerciello la regia di “Fedra” segnerà il debutto al ciclo di rappresentazioni classiche. “Nell’epoca di internet e dei cellulari – racconta il regista – il teatro di pietra rappresenta una sfida molto complessa. Penso che la difficoltà maggiore sia quella di integrare lo spettacolo dentro un luogo di devastante bellezza come il Teatro Greco”. Cerciello ha ottenuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti come il premio “Giuseppe Bertolucci” nel 2001 per l’attività del Teatro Elicantropo, il premio “Ubu” nel 2002 per “Stanza 101” e il premio “Museo Cervi – Teatro per la memoria” nel 2013 per la regia dell’opera “La madre” di Bertolt Brecht. Ha ricoperto ruoli di attore in teatro, al cinema e in televisione con registi come Francesco Rosi, Francesca Comencini e Vincenzo Marra e nel 1996 ha fondato il Teatro Elicantropo di Napoli, dedicato alla drammaturgia contemporanea. Ha firmato regie che hanno ottenuto grande successo come “Il contagio” ispirato al romando “Cecità” di Josè Saramago, “Macbeth” di William Shakespeare, “Terrore e miseria del terzo Reich” di Bertolt Brecht e “Scannasurice” di Enzo Moscato. Cerciello da 17 anni conduce il laboratorio teatrale permanente del Teatro Elicantropo ed è docente di regia all’Accademia di belle arti di Napoli. Un regista con una sensibilità e un percorso artistico in linea con il desiderio di dare vita con la Fedra a uno spettacolo agile che esplori in maniera innovativa il teatro di Seneca. Il regista campano ha anche effettuato un primo sopralluogo al Teatro Greco di Siracusa dove da qualche giorno le maestranze della Fondazione Inda hanno avviato i lavori di allestimento del Teatro Greco in vista del debutto della stagione 2016 che quest’anno oltre a Fedra vedrà in scena anche “Elettra” di Sofocle, con la regia di Gabriele Lavia, e “Alcesti” di Euripide, diretta da Cesare Lievi. Una stagione che rinnoverà ancora una volta il meraviglioso binomio tra l’Istituto nazionale del dramma antico e un monumento unico al mondo come il Teatro Greco. “Fedra è la tragedia della passione umana – commenta Cerciello -, non è un’eroina che trasmette esempi ma al contrario porta quasi a identificarsi con il suo errore. E’ una donna che paga il suo slancio verso la libertà e in questo penso sia una figura molto moderna. Seneca nella sua opera riconosce il senso profondo dell’essere umano e della sua fragilità e per questa ragione proverò a mettere in scena quest’opera con umanità”.Il cammino verso il debutto del cinquantaduesimo ciclo di rappresentazioni classiche prosegue con la definizione di tutti gli aspetti tecnici e artistici. L’Istituto nazionale del dramma antico ha anche ufficializzato il manifesto della stagione 2016 che quest’anno nasce da una foto scattata da Giovanni Pepi, giornalista, fotografo e condirettore del Giornale di Sicilia.