Don Prisutto: "Caro presidente Mattarella, perchè non è venuto ad Augusta?"
Don Palmiro Prisutto è l’arciprete di Augusta noto per le sue battaglie contro l’inquinamento industriale. Iniziative su iniziative, condotte negli anni con instancabile pervicacia. Dal 2005, ad esempio, rinnova tramite la Prefettura di Siracusa la richiesta di una visita del presidente della Repubblica ad Augusta.
“Ora il presidente è stato invece a Noto. E scegliendo di organizzare una visita nella città barocca ha scelto la via più comoda”, accusa il prelato. “La visita di un Presidente della repubblica durante il proprio mandato è un motivo di onore. Ma la visita ad Augusta sarebbe stata un onere”, punge don Prisutto. Che poi si rivolge direttamente al prefetto, Armando Gradone. “In questa provincia non esistono solo cose belle. Per questo aspettiamo Lei ed il presidente per un’altra visita, nella zona nord”.
Augusta, insomma, vuole un segno di presenza dello Stato. A maggior ragione dopo le ultime notizie e indiscrezioni sul gioco di interessi che starebbe dietro alle nomine al porto, hub centrale per il petrolio in Italia. “Sembra che invece la linea sia di tacere appositamente di Augusta”. Che eppure “è una città laboriosa ma ferita”, insiste Don Prisutto. “Da Cossiga in avanti chiediamo attenzione, qui anche i morti sembrano avere un peso diverso come accadde per le vittime del terremoto del 1990 e i danni collegati. Pure allora, dalle istituzioni, neanche un cenno per Augusta. Che però vale l’1% del Pil nazionale. Prendere senza dare…”, l’amara conclusione dell’arciprete della Chiesta Madre.
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