Augusta. Un anno fa il naufragio con 700 morti, via al recupero del barcone
La Procura di Catania la definisce l’ultima e più impegnativa fase delle operazioni di recupero delle 700 salme dei migranti e dell’imbarcazione affondata lo scorso anni, proprio il 18 aprile, a cento chilometri dalla Libia. Parte l’ultimo, impegnativo step, coordinato dalla Difesa. Ad Augusta è salpata una nave delal Marina, proprio oggi. Fornirà il supporto logistico alla ditta incaricata di sollevare il barcone dai fondali con un sistema a pistoni. Una volta riemerso, il relitto sarà trainato fino al porto. La previsione parla di un mese circa per concludere gli interventi. Sul fondale si trovano ancora centinaia di corpi di migranti, all’interno del perschereccio, ad una profondità di circa 370 metri. Un naufragio dalle proporzioni spaventose, con soli 28 sopravvissuti. Tra loro anche i due presunti scafisti. Gli interventi di recupero sono partiti lo scorso giugno, come disposto dalla presidenza del Consiglio. Se ne occupa la Marina Militare, con particolari strumentazioni utilizzate proprio nei fondali. Sono riemersi, così, fino ad oggi 169 corpi senza vita. Quando il barcone sarà a terra verrà refrigerato con azoto liquido. La dinamica del naufragio rimane ancora, per certi aspetti, avvolta nel mistero.