Il caso Tony Drago: un mese dopo la pronuncia del gip, a rilento le indagini supplementari
Il supplemento di indagini disposto per far luce sulle circostanze della morte di Tony Drago non è ancora scattato. Ad un mese dal pronunciamento del gip Angela Gerardi nessuna novità per la famiglia del militare siracusano che con coraggio conduce una battaglia per la verità.
Chiara la pronuncia del giudice per le indagini preliminari: l’inchiesta non deve essere archiviata – come chiedeva la Procura di Roma – perchè “le conclusioni cui è pervenuto il pubblico ministero non possono essere condivise”. Serve “una rinnovata consulenza medico-legale” per valutare “la natura e l’origine” delle lesioni sul corpo di Drago e la compatibilità con la caduta da dieci metri di altezza.
Il gip ha disposto anche che vengano acquisite tutte le immagini dei sistemi di videosorveglianza della caserma, i tabulati telefonici e i messaggi di posta elettronica nei giorni precedenti la sua morte.
Ma ad un mese da quel pronunciamento, il pubblico ministero – a cui sono stati rimessi gli atti per lo svolgimento di nuove indagini – non ha comunicato ai legali della famiglia del militare siracusano la data per un colloquio sul da farsi, considerato che il collegio difensivo è stato chiamato a collaborare al supplemento di indagini.
La paura di mamma Sara e del Comitato Verità per Tony è che con un simile atteggiamento si continui a “bruciare” giorni utili, riducendo i sei mesi concessi ad un lasso di tempo nettamente inferiore.
A Siracusa, intanto, nuova iniziativa per tenere alta l’attenzione sul caso di Tony Drago. Domenica 8 maggio, in occasione della manifestazione BimbinBici, il colorato corteo di piccoli (e grandi) ciclisti si ritroverà alle 10.30 al Monumento ai Caduti indossando le magliette con cui si chiede giustizia per il caporale Tony Drago a 22 mesi dalla sua tragica scomparsa.