Siracusa. La tragicomica vicenda della città di mare senza trasporto pubblico per il mare
L’autobus che collega Siracusa con la zona balneare per ora non c’è più. Servizio momentaneamente sospeso, ha fatto sapere l’Ast. E per raggiungere Fontane Bianche, l’Arenella, Terrauzza o il Plemmirio non rimane che l’auto. Altrimenti niente mare.O – viceversa – non arrivi in città.
Per quanto tempo si protrarrà il disagio non è ancora chiaro. Ma la vicenda, paradossale, non è che l’ultimo episodio di un rapporto mai idilliaco tra il Comune e l’Azienda Siciliana Trasporti.
L’autobus per il mare non c’è perchè il mezzo è stato posto sotto sequestro dalla Municipale: faceva servizio da Ncc e non da trasporto pubblico, l’accusa. Una matassa che la Motorizzazione stava sbrigando considerando anche i rilievi forniti dall’Ast (che ha parlato di intensificazione del servizio) e dalla scuola che aveva “affittato” il bus ma pagando i biglietti per la corsa, non con fattura a parte.
Il rischio è che il disservizio possa durare almeno due mesi, durata minima del provvedimento amministrativo. Rumoreggiano gli utenti, imbufaliti i residenti delle contrade balneari, pronti a tutto gli albergatori. Anche andare in Procura per un esposto da interruzione di pubblico servizio.
Di sostituire il bus con un altro, in questi tempi difficili per Ast, pare non se ne possa parlare. E il Comune non ha come provvedere: le navette elettriche hanno batterie che non consentono una autonomia tale da raggiungere Fontane Bianche, ad esempio.
In attesa del dissequestro non resta che affidarsi al treno che dal lunedì al sabato parte dalla stazione di Siracusa con sosta a Fontane Bianche.