Rifiuti: da oggi si torna a conferire in discarica, l'accusa: "Catania privilegiata"
I Sindaci della provincia di Siracusa hanno diffidato il governo regionale ed il gestore della discarica di Lentini, in relazione ai danni ambientali occorsi alle comunità a causa dello stato di totale emergenza, con cumuli di rifiuti in strada.
Chiesta a gran voce l’immediata possibilità per i Comuni della provincia di Siracusa di tornare a conferire nell’impianto.
Non solo, richieste informazioni circa lo stato dei conferimenti dei Comuni autorizzati e sulla base di questo stabilire e pianificare con estrema urgenza un piano razionale di contingentamento degli smaltimenti, senza pressioni ed ingerenze da parte di alcuni territori a discapito di altri, al fine di alleviare lo stato emergenziale.
Il rischio è che l’emergenza si tramuti in una guerra tra la provincia di Siracusa e quella di Catania. Il sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa – molto attivo nella definizione della vicenda – avanza il sospetto che i compattatori provenienti da Catania stiano usufruendo di una sorta di corsia preferenziale per il conferimento nella discarica lentinese.
Da ieri mattina, lunghe code degli autocompattatori siracusani per accedere in discarica. Sin dall’alba si sono ritrovati davanti all’ingresso del sito di contrada Volpe centinaia di mezzi, almeno 500, con ore di attesa prima di poter depositare i rifiuti raccolti nei diversi centri siciliani chiamati a conferire e Grotte San Giorgio.
I primi cittadini della provincia si sono ritrovati nel pomeriggio in Prefettura alla ricerca di una prima soluzione, certamente tampone. Ed eccola in sintesi: da domani potranno essere conferiti in discarica i rifiuti provenienti dai Comuni di Buscemi, Buccheri, Cassaro, Ferla, Canicattini, Floridia e Portopalo. Intesa sulla possibilità di accogliere anche l’80% dei rifiuti provenienti dagli altri centri della provincia, tra cui il capoluogo. Ma la situazione non tornerà alla normalità prima di venerdì. Restano ancora i cumuli di rifiuti in strada.