Siracusa. Azzeramento della giunta, il Pd scarica Garozzo: "troppi veti, faccia lui"
E’ rottura tra il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, e il “suo” partito, il Pd. La spaccatura sui tempi e i modi per l’azzeramento di giunta indicato dalla direzione provinciale del partito democratico dopo accese polemiche seguite alle inchieste abbattutesi su palazzo Vermexio.
“Lui può confermare o modificare la giunta municipale come e quando ritiene opportuno. Ma sul piano politico, non si capisce invece in base a quali titoli o autorità rivolga un ultimatum al Pd”, dice il segretario provinciale, Alessio Lo Giudice.
“Abbiamo richiesto al sindaco una svolta profonda nella gestione amministrativa, diretta alla costruzione di un nuovo governo della città in grado di ricucire il rapporto, oggi fortemente compromesso, tra l’amministrazione e Siracusa. Il sindaco ha pubblicamente manifestato la volontà di rispondere positivamente a tale richiesta. E se, a questa volontà manifestata, fossero seguiti atti coerenti, sarebbe bastato un solo incontro per determinare un nuovo percorso. Ci siamo invece trovati di fronte a resistenze da parte di Garozzo e di chi lo supporta”, insiste Lo Giudice. Che poi aggiunge: “ci siamo trovati di fronte a veti, ad assessori intoccabili, a presunti tecnici indiscutibili e a pretesti di ogni sorta. Noi abbiamo chiesto una svolta e ci è stato risposto con la logica del semplice ritocco alla Giunta. Quando il sindaco ha, finalmente, compreso che dietro la richiesta di un rinnovamento profondo non si celava l’aspirazione di un’area politica ad essere rappresentata in Giunta, ma al contrario la volontà di rilanciare radicalmente l’attività amministrativa, oggi pressoché paralizzata, il nervosismo ha preso il sopravvento”.
E su questo punto Lo Giudice piazza la stoccata. “Si tranquillizzi. Non c’è bisogno di agitarsi. Vuole Garozzo procedere dunque a nominare immediatamente la giunta, sua ed esclusivamente sua e di coloro che non vogliono segnare una vera discontinuità? Nessun problema, ce ne faremo una ragione. Sia chiaro però che si assume per intero la responsabilità di aver interrotto unilateralmente il percorso indicato dalla Direzione Provinciale. Si assume la responsabilità politica di gestire in solitudine una fase politica a dir poco delicata. Vada pure per la sua strada”, chiosa il segretario provinciale con al suo fianco il segretario cittadino del Pd, Marco Monterosso.