Noto. "Sottosopra", il pm Andrea Palmieri alla giornata conclusiva del campo adulti dell'Azione Cattolica
(cs) “Sottosopra”. E’ il titolo, volutamente provocatorio, del campo adulti di Azione Cattolica, che si è svolto a Noto Marina, dal 2 al 4 Settembre. Un titolo che evidenzia come il laico battezzato, chiamato ad incarnare lo stile delle beatitudini, deve essere uomo di gioia, capace di divenirne strumento, affrontando la vita di ogni giorno, con lo sguardo stesso di Dio. Un cambiamento di ottica, vivendo appunto, sottosopra ma beati. La giornata conclusiva affidata alle testimonianze del pd Andrea Palmieri, che ha evidenziato, in modo semplice ed autentico, le difficoltà che un magistrato inquirente vive, nell’espletamento delle sue funzioni, chiamato, da un lato, a rispondere all’anelito costante alla giustizia, e dall’altro, a coniugare quest’ultima alla misericordia. Ha precisato, inoltre, quanto siano importanti l’indipendenza e l’autonomia, come sia necessario svestire i panni del “superuomo” ed avere sempre la consapevolezza del fatto che la vita di un’altra persona è posta nelle tue mani. L’altro testimone è stato Gino Gandolfo, incaricato regionale del settore adulti di Azione Cattolica, impegnato, da qualche anno, nella campagna “Mettiamoci in gioco”, contro le forme di ludopatia e di dipendenza dal gioco d’azzardo, il quale, ha evidenziato come non sempre l’equazione legalità – giustizia sia esatta. Il gioco d’azzardo, infatti, benché legale crea delle forti ingiustizie, crea dipendenza, povertà, e pertanto, è importante porsi degli interrogativi, assumere scelte consapevoli e responsabili. Il tema è stato affrontato, dapprima, con la presenza di don Aurelio Russo, il quale, partendo da un’esegesi del testo di Matteo, ha precisato che le beatitudini sono una risposta alla chiamata dei discepoli, sono un programma di vita per gli stessi e per tutti gli uomini. Nella seconda giornata, don Luca Saraceno ha sottolineato il tema, invece, della “fame e della sete di giustizia”, sia da un punto di vista biblico che antropologico esistenziale. Bisogna passare da un cristianesimo di convenzione ad un cristianesimo di convinzione e per vivere concretamente tale beatitudine, bisogna desiderare ardentemente ciò che Dio vuole. Tutti i partecipanti, oltre 70 provenienti dalle diverse parrocchie presenti della diocesi di Siracusa, (Siracusa, Canicattini Bagni, Lentini, Carlentini, Floridia, Brucoli ed Augusta e Sortino) hanno dato il loro contributo attraverso momenti di scambio e di riflessione sulle tematiche proposte. Il Campo scuola è stato anche un’occasione privilegiata di preghiera e di incontro con il Signore della vita, attraverso la celebrazione eucaristica quotidiana, la recita delle lodi e dei vespri, tutti guidati dall’assistente del settore adulti, Mons. Salvatore Caramagno.